Riflettori puntati sull’organizzazione scolastica a San Felice Circeo dopo l’annuncio dell’amministrazione dell’imminente realizzazione della tensostruttura-palestra a borgo Montenero da asservire alla scuola. Opera questa che conferma il centro di gravità scolastico comunale “in pianura”. «La situazione scolastica è particolare perché oggi conta di tanti miniplessi – spiega Felice Capponi, assessore alla pubblica istruzione -. Il progetto di realizzazione del plesso unico a borgo Montenero è la linea maestra anche se non di imminente realizzazione. Per il centro storico, la scuola di via Gino Rossi è la più vecchia e al momento sono rimaste solo cinque classi elementari e tre di medie. Il processo di chiusura del plesso c’è ma avverrà in maniera naturale, quando le iscrizioni non saranno più sufficienti per tenerla aperta. Da tempo ci sono reticenze da parte delle famiglie perché il plesso risulta scomodo, difficile per arrivarci. Stesso discorso per il corpo docente che deve distribuire le lezioni tra Montenero e il centro storico. La chiusura comunque non è prevista per i prossimi due anni». A non voler sentire parlare di chiusura naturale, è la rete di comitati e gruppi social, che considerano la struttura scolastica linfa vitale per il centro storico, borgo antico che paga una progressiva diminuzione di residenti. «Mancano chiarezza e condivisione di progetto – ci rispondono dal comitato di tutela per la scuola del centro storico di San Felice –. L’assenza di programmi e il progressivo spostamento delle attività altrove la vuole accompagnare ad un progressivo calo di iscrizioni e quindi alla chiusura. E per farci cosa? Nel tempo sono state paventate ipotesi più disparate, persino la costruzione di un centro benessere. Esistono studi che dimostrano che con politiche di valorizzazione dedicate, qui sarebbe possibile invece sviluppare una formazione di pregio, grazie alle condizioni ambientali che la identificano». Intanto tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo alcuni locali saranno dedicati al Museo del Mare ed alla biblioteca; mentre tanti “sostenitori” della scuola si stanno adoperando per organizzare «iniziative semplici ma di alto valore simbolico, come una festa di fine anno, che nella sede del centro storico manca da anni».
20/02/2020