Gli operatori della sezione Reati contro il Patrimonio, durante specifiche indagini e servizi in strada, con l’ausilio di pattuglie a bordo di autovetture e moto nelle zone più colpite della Capitale, hanno individuato tre rapinatori di orologi di marca Rolex, provenienti dai quartieri Spagnoli di Napoli.
Al termine delle investigazioni, è stato emesso un provvedimento restrittivo per i responsabili, tutti con precedenti specifici, identificati per S.V. di 21 anni, A. S. di 26 anni e S.G. 36enne.
L’ attività investigativa, è stata condotta attraverso il supporto di presidi tecnologici di localizzazione satellitare con Gps, analisi dei tabulati di traffico telefonico e individuazioni fotografiche da parte delle vittime, che hanno reso possibile ricostruire l’esatta dinamica delle cinque rapine avvenute a Roma nei quartieri Prati in Piazzale degli Eroi e in zona Borgo e Salario-Parioli in via Oslavia e in via di Vigna Filonardi, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e maggio del 2019.
LA TECNICA DELLO SPECCHIETTO
I rapinatori, che hanno asportato orologi dal valore complessivo di oltre 100.000 €, per portare a termine i colpi si servivano dell’ormai consolidata “tecnica dello specchietto”. Un complice a bordo di uno scooter danneggiava il deflettore delle autovetture ferme al semaforo o in procinto di parcheggiare, mentre l’altro malvivente, non appena la vittima tirava fuori il braccio dal finestrino per risistemarlo, asportava violentemente il prezioso orologio indossato dal guidatore, per poi darsi alla fuga. In altre occasioni i malviventi si servivano invece di altre modalità, ovvero dopo aver individuato la vittima in auto, questa veniva seguita lungo il tragitto, aggredita mentre parcheggiava la propria autovettura e, dietro minaccia di morte, era costretta a consegnare il prezioso orologio indossato.
GLI ARRESTATI
S.V. è attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano in quanto colpito da provvedimento di fermo lo scorso 9 marzo, notificato da personale dell’Arma dei Carabinieri di Napoli, poiché responsabile dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco ai danni della Caserma “Pastrengo” sede del Comando Provinciale napoletano dei Carabinieri, avvenuta la notte tra sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo, come ritorsione per l’uccisione del quindicenne Ugo Russo ad opera di un appartenente all’Arma.
Il 36enne S.G. si trova invece ristretto presso la locale Casa Circondariale di Regina Coeli in quanto lo scorso 26 maggio 2019 veniva arrestato in flagranza sempre dalla Squadra Mobile di Roma, in zona Magliana per aver rapinato mezz’ora prima nel quartiere Prati un orologio Rolex in oro. L’uomo, già conosciuto dagli agenti per essere stato arrestato sei anni fa per analoghi fatti, veniva nell’occasione braccato mentre tentava di guadagnare la fuga prendendo la Metro alla Magliana per dirigersi a Napoli, al termine di un inseguimento scaturito dalla rapina compiuta nei pressi di Piazza Mazzini, dopo aver abbandonato lo scooter su cui viaggiava prima di disfarsi dell’orologio.
Sono infine tuttora in corso le ricerche per rintracciare A.S., destinatario di uno dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere.
IL VIZIO DELLA “TRASFERTA” A ROMA PER RUBARE ROLEX
Le numerose attività di contrasto condotte dalla Squadra Mobile, nel corso degli ultimi quattro anni, hanno consentito di individuare numerose bande organizzate di rapinatori “trasferisti” provenienti tutti dal Rione Sanità e dai Quartieri Spagnoli di Napoli, che si recano a Roma prevalentemente con autovetture noleggiate o con il treno, per poi muoversi nella Capitale con gli scooter, intestati a prestanome, parcheggiati nelle varie zone da colpire. A partire dal 2016, infatti, sono state ricostruite oltre quaranta rapine e arrestate complessivamente venticinque persone, riuscendo a disarticolare ben otto distinte bande di pregiudicati napoletani specializzati nella consumazione di rapine aggravate di orologi preziosi, per un bottino dal valore complessivo di circa 600.000,00 € tra “Rolex”, “Patek Philippe”, “Audemars Piguet” e “Cartier”. Nel corso del tempo è stata redatta anche una mappatura delle rapine consumate da parte dei malviventi che, a loro volta, si spartiscono il territorio romano da “saccheggiare” a seconda del quartiere di provenienza di Napoli: le zone Eur, Torrino ed Aventino sono “battute” da soggetti provenienti dal Rione Sanità, mentre l’area Salario, Parioli, Flaminio e Prati è appannaggio dei residenti dei Quartieri Spagnoli.