Ancora una volta la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Velletri nella mattinata del 15 giugno, durante il controllo dei detenuti che svolgevano attività sportiva, giocando al pallone nel campo sportivo dell’Istituto, gli Agenti della Polizia Penitenziaria hanno rinvenuto un pallone sospetto che perquisendolo al suo interno veniva trovato nascosto uno smartphone e della sostanza stupefacente. A darne notizia sono i sindacalisti Carmine Olanda e Ciro Borrelli del sindacato Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) che da sempre denunciano questa emorragia di tentata introduzione di telefonini e di sostanze stupefacenti. Presumiamo, che il pallone sospetto è stato lanciato con calcio dall’ esterno da persone ignote che conoscono la struttura penitenziaria. Fino a quando i detenuti non vengono puniti penalmente se trovati in possesso di telefonini o sostanze stupefacenti, questa emorragia non si arresterà mai. Rispetto al 2010, denunciano i sindacalisti – a livello Nazionale, i casi si sono centuplicati (rinvenimento telefonini da 10 a 1089, infrazioni disciplinari da 579 a 9358, violazione norme penali da 1029 a 5174, rinvenimento stupefacenti da 50 a 389), è scandaloso e allarmante. Per questi motivi occorre introdurre con estrema urgenza, una normativa che punisce penalmente e non solo disciplinatamente i detenuti trovati in possesso di telefonini e di sostanze stupefacenti. Ci complimentiamo ancora una volta con gli Agenti di Polizia Penitenziaria di Velletri, per avere dimostrato ancora una volta grande professionalità d’ intervento. Come sindacato – conclude Olanda -, purtroppo il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede continua a sottovalutare questa problematica mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti.
16/06/2020