Un’iniziativa, quella condotta da Rinascita Civile, non “contro” ma “per” stimolare le amministrazioni locali al rispetto delle disposizioni sulla trasparenza, per offrire maggiori opportunità di informazione ai cittadini, per sviluppare forme corrette di controllo sociale, per fornire ai Comuni informazioni di ritorno utili ad effettuare un’analisi comparativa (benchmarking), auto correggersi e eliminare forme di autoreferenzialità. La rilevazione, che in questa occasione si rivolge ai Comuni con più di 15.000 abitanti, tiene conto delle innovazioni e delle scadenze introdotte dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 sul “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, entrato in vigore il 20/04/2013. Il decreto stabilisce che i documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria devono essere pubblicati “tempestivamente” sul sito istituzionale dell’amministrazione nell’apposita sezione «Amministrazione trasparente» e devono essere “mantenuti” aggiornati.
In questa rilevazione, rispetto ai nuovi obblighi di pubblicità – che salgono a circa 200 secondo un censimento della Civit (Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche) sono state considerate 90 informazioni, con esclusioni di quelle a scadenza differita, e in particolare: • Piano triennale di prevenzione della corruzione (scadenza: 31 gennaio 2014); • Dati aggregati attività amministrativa (scadenza: 20 ottobre 2013):. • Responsabili del procedimento (20 ottobre 2013) • Indagini di customer satisfaction e controllo della qualità dei servizi erogati (scadenza: fine 2013); • Bilancio consolidato, per la verifica dell’efficacia, l’efficienza e l’economicità degli organismi gestionali esterni dell’ente (scadenza: fine 2013); • Codice di comportamento. (scadenza 20 dicembre 2013) • Regolamento sull’individuazione degli incarichi vietati ai dipendenti pubblici (scadenza: 31/1/2014) Va peraltro precisato che la mancata evidenza della pubblicazione delle informazioni sulla trasparenza non esclude l’eventuale assunzione dei relativi provvedimenti da parte dell’amministrazione, ma rileva, allo stato, una carenza ovvero una difficoltà nelle possibilità di accesso alle informazioni stesse da parte dei cittadini. Rispetto alle 90 informazioni sotto osservazione, la percentuale di quelle che è stato possibile individuare sui singoli siti è stata la seguente: Amministrazione provinciale 20,8% (19 su 90); Aprilia 31,9% (29 su 90), Cisterna 29,7% (27 su 90, Fondi 28,6% (26 su 90), Formia 27,5% (25 su 90), Gaeta 6,6% (6 su 90), Latina 34% (32 su 90), Sabaudia 31,9% (29 su 90), Sezze 46,4% (45 su 90), Terracina 27,5% (25 su 90).
L’esito della ricerca, con riferimento a quattro distinti fattori, ha dato i seguenti risultati: facilità di ricerca e di accesso alle informazioni: livello di qualità alto per i Comuni di Aprilia e Sezze, particolarmente basso per l’Amministrazione provinciale e i Comuni di Fondi, Formia, Gaeta, Minturno, Terracina. Completezza nella pubblicazione delle informazioni: livello di qualità alto per il Comune di Sezze, particolarmente basso per l’Amministrazione provinciale e i Comuni di Cisterna, Fondi, Formia, Gaeta, Minturno, Terracina. Contenuto delle informazioni: livello di qualità alto per il Comune di Aprilia, particolarmente basso per l’Amministrazione provinciale e i Comuni di Fondi, Formia, Gaeta, Minturno. Aggiornamento delle informazioni pubblicate: per nessun ente locale si è rilevato un livello di aggiornamento ottimale, un livello particolarmente basso si è rilevato per i Comuni di Fondi, Gaeta, Minturno e Terracina.