7 ANNI INCONCLUDENTI
Risale a giovedì 23 marzo 2006 la lettera del Dirigente della Regione Lazio Raniero De Filippis, indirizzata al Presidente della Provincia Armando Cusani in qualità di rappresentante l’Autorità dell’ATO 4, con la quale si comunicava che nell’ambito dell’Accordo Programmatico Quadro Regionale (APQR) n. 8 con il Ministero dell’Ambiente era stato inserito un finanziamento di 2,5 milioni di euro per ristrutturare e adeguare l’impianto di Foce Verde. Condizione necessaria e imprescindibile per l’erogazione del contributo era che il Comune interessato (Latina in questo caso) o per suo conto l’ATO, provvedesse a cofinanziare il restante 30% (circa 1,07 milioni di euro) dei lavori. Sollecita fu la risposta di Cusani il quale comunicò alla Regione che proprio quel 30% era già stato programmato con le risorse finanziarie derivanti dalla voce “Riduzione funzionale e realizzazione depuratori” del Programma degli investimenti di Acqualatina. Colse l’occasione, lo stesso Cusani, per segnalare che l’intervento avrebbe consentito la delocalizzazione del depuratore “ormai funzionalmente e tecnologicamente obsoleto”, in quanto era di impedimento alla realizzazione del famoso “Porto delle Meraviglie” di Foce Verde, fortemente voluto dall’allora Sindaco Vincenzo Zaccheo. La nuova struttura sarebbe dovuta sorgere sull’altra sponda della foce del cosiddetto Canale Mussolini: cioè in una zona di proprietà della Sogin limitrofa all’area interessata dalla centrale nucleare di Borgo Sabotino. La nuova collocazione avrebbe quindi consentito (sempre parole vergate da Cusani), il collettamento dei nuclei spontanei, cioè dei numerosi insediamenti abusivi della zona stessa (tutt’oggi senza allaccio), oltre ad eliminare l’impianto di depurazione di Borgo Santa Maria. Poco credibile è l’ipotesi che il Presidente della Provincia si sia inventato il contenuto di quella risposta alla Regione senza concordare il tutto con i vertici e i tecnici di Acqualatina. Insomma, si trattava della classica manovra italiana che promette tutto a tutti e nella realtà blocca ogni volta la soluzione di immani problemi.
PROGETTO CANCELLATO, MA IL FINANZIAMENTO RESTA
Come noto l’ipotesi della realizzazione di quel porto a Foce Verde (con relativa variante urbanistica) è stata poi cancellata dall’attuale amministrazione comunale e per questo, come ha spiegato in aula l’Assessore all’Ambiente nonché Vicesindaco Fabrizio Cirilli, non si è più resa necessaria la delocalizzazione dell’impianto, che comunque non è stata esclusa. Resta però l’urgenza di evitare un “ulteriore inquinamento delle acque” ha spiegato l’Assessore, sottolineando che «Acqualatina ha fatto investimenti in tutta la Provincia ma non a Latina». Per la verità non è proprio così, visto che dei lavori nel capoluogo sono stati comunque eseguiti presso i depuratori Cicerchia, Latina Est e Borgo Piave.