E’ un giallo quello della lettera, a firma di Amato Toti, primo dei non eletti nella lista del Sindaco ad Anzio, inviata a diverse redazioni ma anche al Sindaco di Anzio, per sollevare una questione di non poco conto: “la sussistenza di ipotesi di incompatibilità per alcuni consiglieri eletti”.
Toti, che ha smentito la paternità della lettera, chiedeva al Sindaco di fare accertamenti sulla “sussistenza di eventuali profili penali” per quello che riguarda cinque consiglieri comunali di maggioranza, tutti citati per nome, sottolineando “la speranza che non ce ne siano anche degli altri” che sarebbero incompatibili con la carica di consigliere comunale perché risultano avere debiti con il Comune e con Equitalia.
“Prego il Sindaco – conclude il presunto Toti nella missiva – di disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti, valutando i profili di illiceità penale e incompatibilità degli stesso e di procedere nei loro confronti, presentando denuncia querela qualora emergessero fatti procedibili”.
Toti, che ad inizio legislatura aveva sollevato lo stesso problema, ha smentito di essere l’autore della lettera arrivata a diverse redazioni e annuncia una denuncia per fare chiarezza sulla situazione.
La lettera solleva la stessa questione che Toti aveva fatto presente ad inizio legislatura ma oggi non è stato lui a scrivere il documento inviato al Comune e alla stampa. Tuttavia non solo Toti aveva sollevato la questione, anche la Corte dei conti, a seguito di notizie di stampa, aveva scritto al Comune chiedendo una verifica sui conti e le pendenze dei consiglieri comunali. A rispondere ufficialmente la Segretaria comunale che non ha rilevato alcuna posizione incompatibile tra gli eletti. Si chiude così la vicenda che ha animato il dibattito politico in mattinata, a poche ore dalla ricomposizione del quadro politico di Anzio.
Toti smentisce. Eletti tutti regolari
Lettera per annunciare “consiglieri incompatibili ad Anzio”, ma è un falso
27/01/2021