Si chiama Go Welfare il progetto firmato da Tantosvago, tra le principali aziende italiane nella fornitura di servizi ai welfare provider e tra le 28 startup più innovative del panorama italiano secondo “Sifted”, magazine di settore del Financial Times.
Tantosvago ha scelto Latina per lanciare il suo progetto pilota, in vista dell’espansione in tutta Italia.
I NUMERI
Parlando di numeri, se i quasi 10mila dipendenti di alcune delle maggiori aziende che hanno sede nella provincia pontina – tra le quali Abbvie, Heinz, Janssen-Cilag, Mapei e BSP Pharmaceutical – spendessero i loro crediti welfare in attività commerciali del territorio, un tetto massimo di 516 euro all’anno pro capite, l’indotto che si genera per l’economia locale supera i 5 milioni di euro sui dodici mesi.
Ampliando anche alla platea nazionale composta da più di 3 milioni di dipendenti che usufruiscono dei crediti welfare (dato che non ci sono limiti geografici di nessun genere) è chiaro che la provincia pontina potrebbe godere di un flusso economico enormemente più elevato.
CHI HA ADERITO
A Go Welfare hanno già aderito la Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta attraverso il suo Giardino di Ninfa, Icon Palestre, l’Hotel Fogliano, AKI Associazione Kitesurf Italiana, Good Food & Drink, Bancoventisei, Chaos, La Lucciola in centro, GSP Pilotage Latina solo per nominarne alcuni. La lista è molto ampia e comprende saloni di bellezza, ristoranti, panifici, ferramente, librerie, edicole, bar, pub negozi di abbigliamento.
LA CRESCITA DI LATINA
«Latina come territorio pilota non è ovviamente una scelta casuale – spiega Matteo Romano, CEO di Tantosvago -. L’intenzione era cercare di allontanarci dal nord Italia per ampliare la conoscenza e la cultura del welfare aziendale. Oltre alla sua posizione geografica ideale, Latina è la provincia perfetta in cui lanciare il progetto Go Welfare grazie anche alla spinta economica registrata nell’ultimo anno. Nonostante la pandemia, infatti, il territorio pontino nel corso del 2020 è risultata una delle prime province italiane con il maggior aumento del numero delle attività economiche in Italia e c’è un forte sviluppo del settore terziario oltre ad un’alta concentrazione industriale nel settore chimico, farmaceutico ed agricolo, di cui ben 66 aziende sono già clienti di Tantosvago, qui già predisposte ad accogliere attività legate al welfare di prossimità».
«Amministrando una delle città più giovani d’Italia è stato per noi un processo naturale aderire all’iniziativa – ha sottolineato il sindaco Damiano Coletta – sia per le importanti ricadute economiche a favore del territorio, che per la vocazione altamente tecnologica della stessa».