Albano, ieri pomeriggio 21 settembre durante una lunga audizione di fronte alla Commissione Rifiuti della Regione Lazio, presieduta e indetta dal consigliere regionale Marco Cacciatore (che è di Marino-Castelli Romani-di Europa Verde) Italia Nostra sezione Castelli Romani, presente con il coordinatore presidente Enrico Del Vescovo ed un altro membro, ha ribadito il suo appello affinché venga applicata la legge regionale numero 13 del 19 luglio 2019 . “Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale” in base alla quale per un’area dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale è previsto un piano di risanamento che individua le misure urgenti da attivare per rimuovere i fenomeni in atto e le situazioni di rischio ambientale e sanitario, nonché per avviare il recupero ambientale e la riqualificazione dell’area. Come immediata conseguenza vi sarebbe proprio la chiusura della discarica di Albano in località Roncigliano, contro la quale da innumerevoli anni si sta battendo la comunità dei cittadini locali e non solo locali. Italia Nostra Castelli Romani, ha dichiarato Del Vescovo, infatti, ritiene come, ormai, siano chiarissimi ed incontrovertibili i dati che attestano in particolare la contaminazione della falda come dimostrato, ad esempio, anche proprio recentemente, dall’ordinanza di chiusura di un pozzo artesiano privato locale da parte della ASL, a poche centinaia di metri dalla discarica, ove è stata rilevata una presenza eccessiva anche di 1,2-Dicloro-Propano, un composto chimico cancerogeno generalmente associato proprio alle discariche; nonché facendo riferimento alla lettera scritta dal professor Franco Medici, docente di ingegneria dei materiali presso l’Università La Sapienza di Roma, nella quale a commento dei dati ARPA si chiede la chiusura della discarica”. Le parole di Medici “La situazione deve essere tenuta sotto stretto controllo e ritengo, inoltre, che ci siano i limiti ed i presupposti per motivare un’ordinanza di chiusura urgente ed immediata della discarica avendo ravvisato, attraverso la lettura della relazione, una grave alterazione degli equilibri ecologici nel sottosuolo, con inquinamento e contaminazione sia di natura organica che inorganica. L’attuale stato di inquinamento può solo ulteriormente peggiorare con il conferimento nel VII invaso di altri rifiuti. Suggerisco, inoltre, che siano intraprese con urgenza azioni di bonifica e risanamento così come previsto dalla Legge della Regione Lazio n. 13 del 19 luglio 2019 (Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale)”. ITALIA NOSTRA CASTELLI ROMANI, da oltre 20 anni impegnata sul territorio contro i disastri ambientali perpetrati nel tempo, per bocca del suo dinamico e intraprendente responsabile Enrico Del Vescovo, pertanto, esorta “anche l’amministrazione comunale di Albano a prendere atto del grave rischio ambientale che grava sull’area intorno la discarica di Roncigliano, un’area in parte sprovvista di rete idrica pubblica e rete fognaria, per avviare finalmente la procedura prevista dalla legge suddetta con conseguente chiusura della discarica”. All’audizione di ieri hanno preso parte anche il consigliere regionale Daniele Ognibene (che è di Velletri-presidente del gruppo consigliare regionale Liberi e Uguali) i responsabili degli uffici rifiuti della Regione Lazio, il sindaco di Ardea Mario Savarese, l’assessore ai rifiuti del comune Albano Maurizio Sementilli, e alcuni membri delle associazioni di cittadini, No Inc e presidio contro la discarica di Roncigliano. Tutti d’accordo a sospendere l’arrivo e il conferimento dei rifiuti romani ad Albano, visto i valori fuori norma in maniera molta alta degli indici i.r.d.p. contenuti nei rifiuti come accertato dall’Arpa negli ultimi rilievi.
22/09/2021