Edizione numero 17 del concorso provinciale “L’olio delle Colline – Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola dei Lepini, Ausoni e Aurunci”, rivolto a olivicoltori che abbiano prodotto almeno cinquanta chilogrammi di olio nell’annata 2021/2022.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire presso la sede del Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina – via Carrara, 12/A, presso Centro Servizi Consorzio per lo sviluppo industriale Roma-Latina) entro il 15 gennaio 2022. I campioni di olio ammessi saranno sottoposti a un esame organolettico, effettuato nella Sala Panel della Camera di Commercio e nella Sala Panel del Capol da una giuria coordinata dal Capo Panel Giulio Scatolini e composta di assaggiatori iscritti all’elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extra vergini.
I PREMI
Verranno premiati i primi tre oli extravergini classificati nelle tre categorie: Fruttato leggero, Fruttato medio e Fruttato intenso. Ai restanti campioni di olio selezionati per la finale sarà assegnata la “Gran Menzione”. Sono previsti premi all’olio dop Colline Pontine, al miglior olio biologico e alla migliore confezione ed etichetta. Il Concorso assegna poi i premi “Olivicoltore veterano”, “Giovane olivicoltore” e “Verde in rosa”, un nuovo riconoscimento che verrà dato alle “donne dell’olio pontino”. Dedica infine una sezione ai “Paesaggi dell’Extravergine e Buona Pratica Agricola” in cui viene attribuito il Premio “Custode delle Colline” a quelle aziende olivicole che operano rispettando i requisiti agro-ambientali.
Scopo del Concorso è promuovere e valorizzare l’olio extra vergine di oliva e diffondere la cultura dell’assaggio professionale. Il concorso in passato si è svolto presso l’Abbazia di Valvisciolo, il Castello di Itri, il Castello Caetani di Sermoneta, l’Abbazia di Fossanova, il Palazzo Baronale di Fondi, il Castello di San Martino, Castello Baronale di Maenza, Pantanello di Ninfa, Palazzo M di Latina.
«Le qualità organolettiche e salutistiche dell’olio pontino raggiungeranno un livello molto alto perché la forte siccità, pur prolungando il periodo della cascola delle olive, ha ridotto notevolmente l’attacco della mosca olearia – afferma Luigi Centauri, presidente del Capol e coordinatore dello stesso Concorso -. La produzione di quest’anno dovrebbe raggiungere i 160 mila quintali, con un aumento rispetto all’anno scorso, che tra l’altro è stata tra le più basse degli ultimi venti anni, stimabile tra il 20 e il 30%. Produzione – conclude Centauri – che è distribuita sul territorio a macchia di leopardo, con alcune zone con una buona caricativa e altre con uno scarso raccolto». Info: 3291099593 o capol.latina@gmail.com.