Di nuovo Sindaco, questa volta a capo di un governo “di larghe intese”. Quale sarà la sua ricetta per mantenersi in equilibrio?
«Sin dalla sera della vittoria al ballottaggio ho sempre detto che la strada da percorrere è soltanto una: dobbiamo mettere al centro il bene comune di Latina e costruire percorsi condivisi che mettano insieme le migliori risorse di questa città. Se il nostro faro sarà questo, riusciremo ad assicurare la governabilità che gli elettori ci hanno chiesto con il loro voto. Serve principalmente senso di responsabilità».
Teme che i consiglieri di centrodestra possano accettare le sue condizioni di ora, e poi farla cadere in futuro?
«Qui non è in gioco il futuro di Damiano Coletta. È in gioco il futuro della nostra città. Arriveranno risorse importanti grazie al PNRR e la ripartenza del Paese passerà principalmente dalle città. Latina vuole e deve giocare la propria parte. C’è stata una competizione elettorale che ha determinato un risultato ed è compito di tutti noi garantire il governo della città in maniera stabile e duratura».
Una volta eletto ha dichiarato di aver intercettato anche voti di destra. Come crede di riuscire a stabilire l’agenda in comune con i partiti?
«Alle elezioni c’è stata una parte dell’elettorato di centrodestra che ha condiviso la mia proposta politica e mi ha votato. Ma la campagna elettorale è finita e quello che conta oggi è unicamente il bene della città, verso il quale tutti dobbiamo tendere al di là di ogni steccato ideologico».
Secondo alcune indiscrezioni, lei sarebbe interessato a candidarsi in Parlamento nel 2023 e in caso di elezione potrebbe dunque lasciare il ruolo di Sindaco. È vero?
«Io mi sono candidato per il sindaco di Latina per altri 5 anni, questa oggi per me è l’unica cosa che conta. Ripeto, il bene di Latina viene prima di tutto».
Una delle partite più importanti per i Comuni sarà rappresentata dai fondi del Pnrr. Come verranno utilizzati per Latina?
«Con progettualità serie, di qualità e puntuali nella tempistica. Non c’è cosa peggiore di ottenere un finanziamento e di vederselo revocare per non aver rispettato le scadenze. Nel corso del mio primo mandato l’amministrazione ha dimostrato di saper intercettare i fondi europei e di aver avviato interlocuzioni proficue e importanti sull’asse Regione-Governo-Unione Europea. Dobbiamo proseguire su questa strada aprendoci al contributo di tutte le forze politiche che vogliono il bene di Latina. D’altronde abbiamo dimostrato di essere già pronti, il progetto sul Distretto della Salute è un chiaro esempio di come si fa rete per creare sviluppo e ci auguriamo di vederlo presto approvato nel PNRR».
Quali sono i prossimi passi e obiettivi per la raccolta differenziata?
«La differenziata porta a porta procede spedita ed entro il 2022 questo metodo di raccolta sarà operativo su tutto il territorio comunale. Nelle zone in cui è partita abbiamo ottenuto risultati straordinari, ben oltre le nostre aspettative e l’obiettivo ambizioso ora è di far diventare Latina il comune con la percentuale di differenziata più alta di tutta la regione Lazio e di introdurre la “tariffa puntuale” per arrivare ad un abbassamento della Tari. E se continuiamo così, ce la faremo sicuramente».
Per la sanità è in ballo il progetto dell’ospedale, è in grado di esprimere una tempistica per la sua realizzazione?
«È un progetto fondamentale non solo per la città ma per tutto il territorio pontino. Farò tutto ciò che è nelle mie possibilità e nelle mie competenze affinché possa inaugurare da sindaco l’esecutività di questo progetto. È una promessa che ci siamo fatti con il Ministro Roberto Speranza quando è venuto qui a Latina nelle settimane scorse per sostenere la mia candidatura. Nel frattempo, non dimentichiamo l’altissima qualità del lavoro che la Regione Lazio, con l’Assessore Alessio D’Amato, e la Asl di Latina stanno facendo. Nei prossimi mesi il Goretti inaugurerà la terapia intensiva neonatale e diventerà Dea di II livello, innalzando ulteriormente l’offerta all’utenza. Abbiamo un centro di alta diagnostica d’eccellenza all’interno dell’ospedale e ci sono progetti importanti per la medicina del territorio, con le case di comunità, che presto si concretizzeranno. Insomma, la sanità è già un punto di forza del nostro territorio».
Quali sono gli obiettivi che si propone di realizzare nel suo nuovo mandato?
«L’obiettivo principale è condurre Latina verso il Centenario incentivando lo sviluppo attraverso progetti seri e sostenibili. Latina deve essere una città universitaria, turistica, una città di mare in grado di attrarre e di fare sport e cultura. Una città sempre più moderna ed europea. Io mi pongo come garante dell’equilibrio della situazione scaturita dalle elezioni che ci induce a ragionare in termini di bene comune».