Altri tre arresti per la spedizione punitiva avvenuta il 30 ottobre a borgo Montello, durante una festa tra cittadini indiani, nella quale ha perso la vita il padrone di casa.
I FATTI
La sera del 30 ottobre, le volanti della Questura di Latina sono intervenute in strada Monfalcone 334 a Borgo Montello per la segnalazione di una rissa.
Il 118 ha provveduto al trasporto in ospedale delle persone rimaste ferite, circa 10 e tutte di nazionalità indiana, una delle quali apparsa subito in gravissime condizioni.
DALLA FESTA ALLA TRAGEDIA
Le vittime si erano ritrovate a casa di Sumal Jagsheer, 29 anni, per festeggiare la nascita del proprio figlio, quando poco dopo le ore 23, circa 10 persone, a volto parzialmente travisato, tutte di nazionalità indiana, hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento iniziando a pestare selvaggiamente i connazionali rimasti sul posto, esplodendo alcuni colpi d’arma da fuoco che non hanno fortunatamente colpito i presenti.
La Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, nel corso delle indagini ha sequestrato 3 cartucce esplose di pistola e tubi innocenti di ferro, rinvenuti nei pressi dell’abitazione dove è avvenuta la rissa e probabilmente utilizzati dagli aggressori.
Sumal Jagsheer è stato ricoverato presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove è morto poco più tardi a seguito del trauma cranico riportato nel corso dell’aggressione; sono stati inoltre identificati altri cittadini indiani rimasti vittima della spedizione punitiva, ma nessuno di questi in pericolo di vita.
LE INDAGINI
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina hanno permesso di identificare il mandante del raid: si tratta di S. J. nato in India nel 1983, il quale ha partecipato personalmente a questa vera e propria mattanza, impugnando una pistola ed esplodendo secondo le testimonianze dei presenti alcuni colpi d’arma da fuoco.
Per questi motivi, il 38enne è stato sottoposto a fermo dagli agenti della Squadra Mobile e, dopo l’udienza di convalida, il Gip di Latina condividendo le risultanze investigative della Polizia Giudiziaria e della Procura della Repubblica ha confermato la custodia cautelare in carcere.
ALTRI TRE ARRESTI
L’ulteriore attività di riscontro condotta dagli investigatori della Questura di Latina, su delega dei magistrati di Latina, ha permesso di individuare altri responsabili della rissa che sono stati arrestati su richiesta della Procura della Repubblica di Latina e rintracciati ad Aprilia e Latina.
Nello specifico, si tratta di S. D. nato in India nel 1982; S. R. nato in India nel 1981 S. G. S. nato in India nel 1989 sono indagati a vario titolo dei reati di violazione di domicilio, porto abusivo d’armi e lesioni gravi: gli indagati, insieme a S. J., già indagato per l’omicidio di Sumal, si erano introdotti a casa di quest’ultimo, dove si stava svolgendo una festa per la nascita del proprio figlio, e con pistole e mazze di ferro hanno minacciato i presenti, danneggiando le suppellettili, gli arredamenti e le porte dell’abitazione. “In tale contesto, S. J. incitava gli indagati a prendere ed uccidere tutti i presenti, fornendo indicazioni sui soggetti da aggredire ed alcuni degli arrestati mediante colpi, anche con mazze di ferro, procuravano ad un cittadino indiano, in quel momento lì presente, lesioni e fratture multiple, giudicate guaribili in 90 giorni salvo complicazioni”, si legge in una nota della questura.
DUE PERSONE RICERCATE
Altri due soggetti di nazionalità indiana risultano al momento irreperibili e per questo ricercati.
Ulteriori due cittadini di nazionalità indiana, per gli stessi fatti, sono stati individuati, identificati e deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i soli reati di violazione di domicilio e porto abusivo d’armi.