“Siamo sempre stati perplessi su questo Piano di Riequilibrio, perché ne vedevamo i grossi limiti e perché non ne abbiamo mai condiviso la linea politica che ne era alla base – aveva detto nei giorni scorsi il sindaco Sbardella –, ma abbiamo ritenuto che fosse giusto, anche per mancanza di tempo congruo per valutare il ricorso, esperire tutte le strade possibili per salvaguardare l’Ente. È una situazione, quella di difficoltà economica, che viene da lontano, ma ora è il momento di rimboccarsi le maniche e assumersi le responsabilità”.
“Propongo il ritiro del punto all’Ordine del Giorno per due motivi principali – ha detto in Consiglio comunale martedì 30 novembre l’assessore al Bilancio Dario De Santis –. Innanzitutto ieri, nonostante la notizia rimbalzasse da qualche giorno, ci è stato notificato ufficialmente il dispositivo della pronuncia delle sezioni limite della Corte dei Conti, che ci conferma la non omologazione del Piano, quindi il respingimento del ricorso e l’obbligo di dichiarare il dissesto. Inoltre, ieri abbiamo avuto un incontro collaborativo con la sezione regionale della Corte dei Conti, che ha emesso la prima pronuncia di non omologazione del Piano e ci ha sollecitato a prendere in considerazione tutti gli adempimenti relativi. Quanto ho detto va in controtendenza con l’oggetto della variazione”.
Per questo, dunque, è stato ritirato il primo dei due punti all’Ordine del Giorno, ossia “Variazione al Bilancio di Previsione Finanziario 2021/2023”. La discussione in Sala Consiliare “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” è dunque proseguita con la trattazione dell’altro punto, vale a dire “Presa d’atto del patrimonio documentario mancante delle biblioteche comunali e aggiornamento degli inventari”.
Luca Rossetti