Quelle giostre da via Caligola se ne devono andare. Questo in sostanza l’esposto di un cittadino di Aprilia, avallato anche dal Comitato di Quartiere Carroceto che ne ha condiviso i contenuti. Com una mail di posta certificata, un residente del quartiere ha invitato il Comandante della Polizia Locale a far sgomberare le giostre da quella collocazione, un’area destinata a parcheggio per le attività commerciali, anche se poco usato dai clienti.
“Si organizzano spesso feste e manifestazioni cittadine molto apprezzate dai residenti e attrazione per coloro che vogliono respirare una sana e spensierata aria di festa. Ma la festa per eccellenza è quella di San Michele che come ogni anno il 29 settembre si svolge riscuotendo sempre grandissimo successo per la delizia di tutti i cittadini compreso il sottoscritto. La cosa che non riusciamo a spiegarci è perché in tutti questi anni alla fine dei giorni di festa, tutte le attività ambulanti che hanno rallegrato la festa per tutta Aprilia chiudono e vanno via, mentre le giostre di via Caligola (parallela di via Aldo Moro) restato fino a dicembre, se tutto va bene”.
La scelta del sito qualche anno fa poteva essere possibile perché era un campo incolto circondato da poche case: “oggi ci sono costruzioni e strade nuove perfettamente urbanizzate con fognatura, illuminazione pubblica e fontane. Nulla contro le giostre, ma in questo caso, restando dove sono, espropriano i cittadini di tante cose: un luogo dove fare attività fisica e jogging; inquinamento acustico dei residenti per l’altissimo volume della musica; conseguente perdita della libertà e serenità; il disagio degli automobilisti che trovano la strada occupata dalle giostre. Tutto questo non dura soltanto i giorni della festa di San Michele ma dura per mesi. Perché? Le privazioni e i disagi dei residenti chi li ha valutati o sottovalutati? E’ possibile consentire l’occupazione del suolo pubblico e di una strada comunale per così tanto tempo? Mi appello alla Sua autorità e Le chiedo a nome di tutti i residenti del quartiere di provvedere, di concerto con gli uffici competenti del Comune, allo spostamento delle giostre in un sito idoneo e di verificare che siano ripristinati gli impianti, i marciapiedi, il manto stradale, la pulizia e l’igiene così come era prima del loro arrivo”.
“Si organizzano spesso feste e manifestazioni cittadine molto apprezzate dai residenti e attrazione per coloro che vogliono respirare una sana e spensierata aria di festa. Ma la festa per eccellenza è quella di San Michele che come ogni anno il 29 settembre si svolge riscuotendo sempre grandissimo successo per la delizia di tutti i cittadini compreso il sottoscritto. La cosa che non riusciamo a spiegarci è perché in tutti questi anni alla fine dei giorni di festa, tutte le attività ambulanti che hanno rallegrato la festa per tutta Aprilia chiudono e vanno via, mentre le giostre di via Caligola (parallela di via Aldo Moro) restato fino a dicembre, se tutto va bene”.
La scelta del sito qualche anno fa poteva essere possibile perché era un campo incolto circondato da poche case: “oggi ci sono costruzioni e strade nuove perfettamente urbanizzate con fognatura, illuminazione pubblica e fontane. Nulla contro le giostre, ma in questo caso, restando dove sono, espropriano i cittadini di tante cose: un luogo dove fare attività fisica e jogging; inquinamento acustico dei residenti per l’altissimo volume della musica; conseguente perdita della libertà e serenità; il disagio degli automobilisti che trovano la strada occupata dalle giostre. Tutto questo non dura soltanto i giorni della festa di San Michele ma dura per mesi. Perché? Le privazioni e i disagi dei residenti chi li ha valutati o sottovalutati? E’ possibile consentire l’occupazione del suolo pubblico e di una strada comunale per così tanto tempo? Mi appello alla Sua autorità e Le chiedo a nome di tutti i residenti del quartiere di provvedere, di concerto con gli uffici competenti del Comune, allo spostamento delle giostre in un sito idoneo e di verificare che siano ripristinati gli impianti, i marciapiedi, il manto stradale, la pulizia e l’igiene così come era prima del loro arrivo”.
27/10/2014