«È eroicamente testardo, sperimenta il mondo con il suo poetico e tragico rifiuto dell’unico elemento che fa girare il mondo, il denaro». Così Giorgio Barberio Corsetti descrive il protagonista, interpretato da Claudio Santamaria, della sua nuova regia teatrale Gospodin di Philipp Löhle. Artista associato del teatro Maksim Gor’kij di Berlino, Löhe è un giovane autore che si è distinto per i suoi testi dal carattere acido e surreale. A rivelarlo in Germania prima e in Francia poi proprio Genannt Gospodin (Detto Gospodin), quella che potremmo definire una tragicommedia del rifiuto. Santamaria veste i panni di un giovane a metà tra l’antagonista, l’alternativo e il buddista: Gospodin, infatti, rifiuta ogni rapporto con il danaro che tuttavia gli viene donato, senza che lui lo chieda, da gente che lo vede passeggiare per la città con il suo lama. Una vita felice, almeno sembrerebbe, finché Greenpeace, in difesa degli animali, glielo porta via. È solo l’inizio di una spietata parabola sull’umanità. Barberio Corsetti fa interagire i linguaggi del corpo e della tecnologia – graphic animation, video mapping e chroma key – con suggestione, delicatezza, ironia.
Lo spettacolo andrà in scena al teatro Eliseo di Roma in via Nazionale 183. Biglietti: da 13 a 33 euro.