Stefano Cortelletti Dopo il secondo atto intimidatorio ai danni di Antonio Chiusolo – assessore alle Finanze che ha subito rassegnato le sue dimissioni – la politica di Aprilia si interroga. Chi ce la potrebbe avere tanto con Chiusolo? Il 26 agosto all’allora assessore gli fu bruciata l’auto parcheggiata sotto casa, il 20 dicembre invece ha trovato 10 proiettili calibro nove, sempre davanti casa. Non dimentichiamo che il 6 novembre il consigliere Pasquale De Maio fu aggredito davanti al Comune da un tizio a volto scoperto con tanto di spranga. Andando indietro, arriviamo al 2011 quando fu esplosa una molotov a casa del direttore del personale della Multiservizi Ilvo Silvi, il mese successivo bruciò l’auto del direttore generale Fabio Biolcati. Ad Aprilia arriva il Prefetto di Latina il 16 gennaio ad esprimere solidarietà. Quella stessa solidarietà espressa da politici di maggioranza ed opposizione di Comune, Provincia, Regione. Tre le interrogazioni parlamentari sul caso Aprilia. A cui naturalmente il Ministro dell’Interno Alfano non ha risposto. Ma ai cittadini interessa sapere che cosa sta succedendo. Cosa ha spinto qualcuno, o più di qualcuno, a voler intimidire la politica locale? Oppure voleva fare davvero male? Le indagini sono in corso ed i Carabinieri, naturalmente non parlano. Non dicono se questi atti siano collegati tra loro, anche se c’è un filo conduttore, la Multiservizi, che desta più di qualche dubbio. L’azienda speciale del Comune, su cui Chiusolo aveva le deleghe al controllo, sarà a breve ristrutturata, ma non si sa in che modo, coinvolgendo i 250 lavoratori. Chiusolo non ha intenzione di ritirare le dimissioni. Anche questo fa capire quanto grave sia la situazione. Chiusolo è un politico di lungo corso, abituato a respingere le pressioni. Stavolta l’intimidazione ha riguardato non solo la sfera amministrativa, ma anche quella privata. Quando ti colpiscono sotto casa, si mette a repentaglio anche la vita e la serenità familiare. Aprilia spera che i Carabinieri possano far luce su questi episodi, finora rimasti senza autori.
15/01/2014