Gli arrestati sono: l’ex Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, l’ex assessore all’urbanistica Giuseppe Di Rubbo, l’ex consigliere provinciale Silvano Spagnoli, l’ex consigliere di Forza Italia Vincenzo Malvaso, il dirigente comunale architetto Ventura Monti, Nicola Deodato, il costruttore Massimo Riccardo e l’architetto Luca Baldini. Chiesta l’autorizzazione a procedere alla Camera dei Deputati anche per Pasquale Maietta, deputato di Fratelli d’Italia e presidente del Latina Calcio.
Ai domiciliari: Elena Lusena, funzionario del comune di Latina, Andrea Capozzi, imprenditore, Sandra Capozzi, imprenditrice, Antonio Di Girolamo, imprenditore, Fabio Montico, imprenditore, Fabrizio Montico, imprenditore, Roberto Pellegrini, amministratore.
Tra gli arrestati, l’ex sindaco di Latina insieme all’ex consigliere di Forza Italia Vincenzo Malvaso sono stati portati nel carcere di Velletri, mentre tutti gli altri si trovano nella casa circondariale di Latina. Ci sarebbero anche numerosi altri indagati a piede libero. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Milano mentre il Giudice che ha firmato le misure precauzionali è Mara Mattioli.
Nella conferenza stampa che si è tenuta presso la sede della Procura, è stato chiarito che i 15 arresti di oggi sono il frutto di un lavoro investigativo silente, portato avanti dal 2013. Analizzando i fatti e snocciolandoli in maniera capillare si è giunti ad 800 pagine di informativa, che sarà passata alla Corte dei Conti. Sotto la lente d’ingrandimento l’ampliamento dello stadio possibile grazie alla distrazione di fondi destinati all’ex Albergo Italia, i piani particolareggiati che hanno coinvolto un numero rilevante di immobili con una ricaduta sociale enorme e lo spacchettamento degli appalti con una gestione definita allegra. Altre 50 persone circa sono indagate. Ribadito il “sistema Latina”, per lo stato di diffusa illegalità e per la confusione tra pubblico e privato.