2 I PROCESSI IN CORSO
L’inceneritore più grande d’Europa è divenuto solo un brutto ricordo, ma la tensione resta altissima intorno al VII invaso della discarica di Roncigliano. Parliamo dell’ultima maxi buca, attiva da agosto 2011, situata nel comune di Albano proprio al confine con Ardea e Pomezia, e divenuta da maggio 2014 il filone principale di due procedimenti giudiziari penali, il “processo Cerroni” ed il “Cerroni bis”, che coinvolgono il proprietario del sito, 3 dei suoi più stretti e fidati collaboratori e l’ex direttore tecnico, ingegner Giuseppe Sicignano.
PRIMA VIENE LA SALUTE
“I sindaci – ha riferito a il Caffè Gabbarini – vogliono riappropriarsi con questa iniziativa dei propri spazi di sovranità sulla gestione dei rifiuti e sono tenuti anzitutto a proteggere le condizioni di salute e l’incolumità dei cittadini da pericoli igienico-sanitari”. Per questo, ha sostenuto, “tutti insieme stiamo per diffidare formalmente la Pontina Ambiente a prendere atto dei doveri di rispettare le regole amministrative, civili e penali che disciplinano la gestione dei rifiuti. In caso contrario – ha aggiunto piccato – saremmo giustificati ad adottare ordinanze contingibili ed urgenti nei confronti della società.”
SUL PASSATO DECIDERANNO I GIUDICI
Per il resto, “eventuali pretese economiche passate andranno vantate dalla società – aggiunge il primo cittadino di Genzano – esclusivamente nelle competenti sedi giudiziarie, visto che i Comuni sono costituiti nei processi in corso nei confronti di amministratori, consiglieri, soci, dipendenti ed ausiliari della Pontina Ambiente”.
I COMUNI VOGLIONO CONTROLLARE
Inoltre, d’ora in avanti i Comuni vogliono “mantenere – ha riferito ancora il sindaco genzanese – il potere di controllo sull’intero svolgimento del ciclo dei rifiuti all’interno dell’impianto attraverso forme razionali di controllo svolte da funzionari dei Comuni e regionali su pesatura, trattamento e interramento dei rifiuti.”
STRANE … TARIFFE
Infine, i primi cittadini hanno anche “intenzione entro venerdì 18 marzo – ha concluso Flavio Gabbarini – di chiedere alla Regione Lazio l’auto-annullamento del nuovo piano tariffario che rende la discarica di Roncigliano una delle più care d’Italia (leggi il Caffè n.326 pag.15), visto che a gennaio il Consiglio di Stato ha prospettato ipotesi contabili non coerenti per la discarica di Malagrotta e il Tar, a inizio marzo, ha bocciato anche il piano tariffario predisposto dalla Regione per la discarica di Colfelice a Frosinone.”
E ora la Regione Lazio che farà?