Le indagini
Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia hanno permesso di ricostruire, tra il 2020 e il 2022, ruoli e modus operandi di un sodalizio – facente capo a soggetti di nazionalità indiana e con proiezione ad Ardea, Anzio e Nettuno – che, grazie alla collaborazione di una dipendente comunale di Ardea “infedele” e ai contatti procurati da una rete di procacciatori, aveva fatto regolarizzare sul territorio nazionale oltre 500 extracomunitari non aventi diritto, occupandosi della predisposizione della documentazione utile all’avvio e alla definizione della procedura amministrativa con pacchetti personalizzati “chiavi in mano”.
Le tariffe del servizio oscillavano dai 300 ai 5.000 euro, a seconda della tipologia di domanda da avanzare agli uffici pubblici.
Droga per superare la fatica
L’organizzazione, inoltre, riforniva gli immigrati impiegati nei campi dell’Agro Pontino con dosi di stupefacenti in grado di alleviarne le fatiche, come emerso del corso degli approfondimenti, che hanno portato al sequestro di circa 90 chilogrammi di bulbi di papavero da oppio.
Complessivamente sono indagate 25 persone. L’indagine è partita dall’intercettazione di due indiani che, a un autolavaggio, si lamentavano di aver pagato troppo caro il permesso di soggiorno rispetto ad altri connazionali.
Una vicenda che richiama alla mente la vicenda di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni vittima di un incidente sul lavoro nei campi a Latina, abbandonato in strada con un braccio staccato dal datore di lavoro che non ha pensato di chiamare i soccorsi e morto dissanguato in ospedale.