È il momento di approfondire i dettagli del nuovo e possibile punto vendita della nota catena di fast del McDonald’s che potrebbe presto vedere la luce accanto alle Terme di Caracalla. Almeno è quanto chiede la sindaca Virginia Raggi, che con una nota ufficiale espone le sue perplessità alla presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi: “Abbinare le Terme di Caracalla con un marchio come quello sottostante il progetto (McDonald’s, ndr), produrrebbe a mio avviso un danno all’identità urbana, per quanto il progetto pretenda di addolcirne l’impatto”. La prima cittadina chiede alla presidente di trasmetterle “tutta la documentazione tecnica e amministrativa prodotta”. E in attesa degli esiti dei necessari approfondimenti chiede “che venga sospesa ogni valutazione al riguardo”. Raggi potrebbe invitare il Municipio di agire in autotutela.
Ma se la sindaca, come ha dichiarato in seguito alle rivelazioni di Repubblica, era all’oscuro di tutto, la stessa cosa non vale per gli uffici che hanno rilasciato i permessi e pareri fin dal 2015. “Nel progetto ‘ Motus in hortis’ il logo di McDonald’s appare sempre”, spiega il proprietario del vivaio sul quale verrà realizzato il ristorante, Stefano Ceccarelli, mostrando il faldone “siglato da tutti”. Impossibile non scorgere la M simbolo della multinazionale, che campeggia in copertina accanto agli altri sponsor come Assoverde e Biciclettaitaliana.
Ma se la sindaca, come ha dichiarato in seguito alle rivelazioni di Repubblica, era all’oscuro di tutto, la stessa cosa non vale per gli uffici che hanno rilasciato i permessi e pareri fin dal 2015. “Nel progetto ‘ Motus in hortis’ il logo di McDonald’s appare sempre”, spiega il proprietario del vivaio sul quale verrà realizzato il ristorante, Stefano Ceccarelli, mostrando il faldone “siglato da tutti”. Impossibile non scorgere la M simbolo della multinazionale, che campeggia in copertina accanto agli altri sponsor come Assoverde e Biciclettaitaliana.
30/07/2019