L’uomo, già agli arresti domiciliari dal febbraio 2018 per le ripetute violazioni alla misura della sorveglianza speciale alla quale era stato sottoposto in precedenza, è ritenuto colpevole dei reati di stalking, evasione, diffamazione e danneggiamento.
Nelle ultime settimane il 48enne era evaso dal proprio domicilio per dirigersi, nel cuore della notte, verso l’abitazione di un vicino imbrattandogli il muro di cinta con scritte diffamatorie realizzate con una bomboletta spray.
All’arrestato sono stati contestati plurimi episodi posti in essere tra il dicembre 2018 e l’aprile 2019, nel corso dei quali egli avrebbe apposto scritte ingiuriose, denigratorie e offensive, oltre che sui muri dell’abitazione della vittima, anche su decine di muri di edifici pubblici della città di Sabaudia.
La vittima e la sua famiglia erano divenuti bersaglio costante “di una condotta persecutoria volta alla sistematica denigrazione pubblica delle loro persone tanto che le condotte poste in essere avevano creato una situazione insostenibile”, scrivono i carabinieri.
Nonostante fosse ai domiciliari sempre per i reati di stalking, diffamazione e danneggiamento, aveva dimostrato “un totale dispregio delle prescrizioni a lui imposte dall’autorità giudiziaria”: il 48enne ora è stato trasferito in carcere.