Il PalaPestalozzi di Torvaianica si rivela ancora un fortino inespugnabile per la Fortitudo Futsal Pomezia che travolge con un rotondo 8-2 anche il malcapitato Spinaceto 70. Sorpresa (e qualche mugugno dalle tribune) alla lettura delle formazioni, con mister Stefano Esposito che rispetto alle precedenti uscite stravolge completamente lo starting five iniziale: Favale si accomoda in panchina con la porta che viene affidata ad Edoardo Pacioni, fuori anche Rozzi (turnover per la coppa), Raubo, Proja (entrambi in “punizione” per motivi disciplinari) e De Simoni infortunato. Sul fronte opposto, problemi di formazione anche per Andrea Baldini che in un colpo solo deve rinunciare ai fratelli Emanuele e Tommaso Biraschi (rispettivamente capitano e vice) con la conseguenza di un vero e proprio buco al centro della difesa che si rivelerà decisivo (in negativo) ai fini del risultato finale. L’unico che ha provato a dare la scossa in casa Spinaceto il classe 94 Alessandro Russo ma anche lui con il passare dei minuti si è andato ad infrangere contro l’onda d’urto pometina. Sugli scudi per i padroni di casa, Alessandro “Zanza” Zanobi (ha avuto il merito di spezzare in due il match segnando le prime due reti e chiudendo con una tripletta), Manuel Cavalieri (davvero insuperabile) ed Andrea Lippolis, onnipresente in tutte le zone del campo ed autore di una micidiale doppietta. Gli altri goal per la Fortitudo portano la firma di Daniele Zullo: tripletta e due assist per il capitano anche se la sua (e sembra assurdo quello che stiamo per scrivere visti i numeri appena riportati) non è stata sicuramente una delle migliori prestazioni con la maglia pometina. Di Bussone e D’Orrico le reti ospiti nel primo tempo, con lo Spinaceto che aveva provato a riaprire il match (2-4) dopo il 4-0 iniziale della Fortitudo maturato in appena 12 minuti di gioco.
Stefano Esposito: “Ho fatto delle scelte che reputavo opportune e sono contento di averle fatte, a partire da quella del portiere che purtroppo per lui ha la sola “colpa” di non essere un under. E’ soltanto per questo che viene penalizzato. A mio avviso dopo 6,7 partite era giusto che Pacioni giocasse e se l’ho sostituito a fine primo tempo non è stato sicuramente per demeriti tecnici ma soltanto perché dovevo far rifiatare Viglietta e per regolamento dovevo rimettere un under (Favale ndr). Purtroppo le scelte della formazione da mandare in campo sono state condizionate anche dalla società, con la quale abbiamo deciso di punire alcuni giocatori per atteggiamenti sbagliati nella partita precedente e durante la settimana. Stiamo cercando di far crescere questa rosa ed alcune scelte, ripeto, sono state dettate dalla società, di cui logicamente faccio parte e quindi mi prendo le mie responsabilità. Sulla partita: non sono pienamente soddisfatto perché in alcuni frangenti ci abbiamo messo troppo a capire le situazioni, alla fine mi ero scocciato di subire il portiere di movimento ed ho deciso di farlo io, proprio per rompere questo trend quando invece secondo me oggi dovevamo rubare palla e incrementare il bottino con il portiere di movimento avversario”.
Andrea Baldini: “Siamo arrivati a Pomezia con una grande emergenza al centro della difesa per le assenze del nostro capitano e vice capitano, anche se a mio avviso quello che ci ha condannato veramente sono stati i troppi errori individuali. Un vero peccato perché la partita l’avevamo riaperta, in chiusura di primo tempo avevamo fatto il 4-2 e ci siamo mangiati svariate occasioni per segnare il 4-3 che avrebbe cambiato completamente l’inerzia del match. Nella seconda frazione eravamo partiti anche abbastanza bene ma poi altri due errori molto banali hanno letteralmente regalato quinto e sesto goal al Pomezia. Sul 6-2 ho provato con il portiere di movimento, abbiamo creato almeno 8 occasioni da goal nitide dentro l’area ma se la palla non la spingiamo in porta le partite non si riaprono, poi è chiaro che con il portiere di movimento concedi sempre qualcosa in termini di goal ed ecco che il Pomezia ha chiuso con quel risultato. Loro sono stati più cattivi, su alcune occasioni nostre sono arrivati in tre in spaccata sulla linea mentre noi no: o impariamo a sacrificarci, e mi riferisco anche ai giocatori un po più talentuosi, o la salvezza diventa difficile. Detto questo, in queste prime giornate abbiamo incontrato praticamente tutte le corazzate del raggruppamento ma ci ha detto anche tanta sfortuna. Le prime due le abbiamo perse nell’ultimo minuto effettivo in modo davvero ingenuo e le potevamo vincere entrambe, pecchiamo di esperienza, basti pensare che contro il Pomezia il più grande in campo era un 94. Il Minturno è venuto a vincere da noi, stavamo 4-3 ad un minuto e trenta dalla fine e siamo riusciti a perderla, per non parlare della partita di Fondi che abbiamo buttato all’ultimo minuto mangiandoci l’incredibile. Nel prossimo turno incontreremo l’Italpol e ci leviamo così tutte le più forti, adesso speriamo che le energie mentali siano sufficienti ad assimilare queste sconfitte per arrivare alle gare al nostro livello con la giusta determinazione”.