È stato posto sotto sequestro dal Corpo Forestale dello Stato di Latina il cantiere della Piave Costruzioni all’ingresso di borgo Piave. 10mila metri cubi a destinazione residenziale e commerciale, del valore commerciale stimato di 10 milioni di euro per 23 appartamenti, negozi e parcheggi, piena di illegittimitÀ. Il permesso a costruire rilasciato alla Piave Costruzioni È frutto di una modifica al Piano particolareggiato del Borgo, considerato difforme al Prg. Per quel cantiere, conosciuto come “Variante Malvaso” (costruttore e nel contempo consigliere comunale di maggioranza) sono indagati per i reati di falso, abuso d’ufficio e abuso edilizio, il sindaco Giovanni Di Giorgi e tutta la sua prima giunta: l’ex vice sindaco Fabrizio Cirilli, gli assessori Orazio Campo, Rosario Cecere, Gianluca Di Cocco, Giuseppe Di Rubbo, Pasquale Maietta, Marco Picca e Marilena Sovrani che approvarono in Giunta la variante al Ppe di Borgo Piave e le controdeduzioni alle osservazioni alla stessa variante. Indagati anche l’architetto Ventura Monti, responsabile del procedimento amministratiante al Ppe, Marco Paccosi e Fabio De Marchi. Indagato nvo e i progettisti della variaturalmente anche il p’resunto beneficiario della variante, il consigliere Malvaso. Nel decreto del Gip si parla anche della compravendita dellattico di piazzale Carturan tra il Sindaco Di Giorgi e una società di Malvaso. “A cavallo tra la prima delibera della giunta numero 359/12 (approvazione variante Ppe di Borgo Piave) e la seconda delibera 3/2013 (approvazione definitiva della variante)” è scritto nel provvedimento di sequestro del cantiere di Borgo Piave -, la società Agyron Immobiliare srl, riconducibile al Malvaso (titolare del 50% delle quote sociali), ha venduto un attico residenziale sito in Latina, piazzale Carturan, numero 22, al sindaco del Comune di Latina Giovanni Di Giorgi (presente nella giunta dell’8/1/2013 in cui è stata decisa l’approvazione definitiva de’lla variante), vicenda su cui sono in corso accertamenti per verificare l’effettivo pagamento del prezzo di acquisto, posto che in maniera singolare nell’atto di compravendita non solo non èindicata la grandezza dell’appartamento (in modo anche da valutare la congruità del prezzo indicato), ma risulta solo una promessa di pagamento del prezzo a mezzo bonifico bancario che doveva avvenire entro il 30 novembre 2012, di cui per altro allo stato non vi è traccia.
23/01/2015