Da qualche settimana l’Unità Operativa di Oncologia Universitaria della Casa della Salute di Aprilia ha visto l’arrivo del prof. Daniele Santini, che gestirà il day service della Unità Operativa Complessa di Oncologia Universitaria.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia nel 1990, si è poi specializzato in Oncologia e nel 2001 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Immuno farmacologia presso l’Università degli Studi di Palermo.
Già Professore ordinario di Oncologia medica presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma e Responsabile dell’Unità Operativa Semplice (UOS) di day hospital oncologico, dal 1995 svolge attività didattica come docente di oncologia, immunologia, patologia generale per vari corsi di laurea tra cui medicina e chirurgia, tecnici di radiologia, scienze infermieristiche, scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana, per varie scuole di specializzazione e per il corso di dottorato in patologia osteoncologica;
«Con questa figura professionale fino ad oggi mancante, si va a completare il Team del nostro day service oncologico, già altamente performante composto dal dr. Gian Paolo Spinelli, dr. Luigi Rossi, le infermiere Barbara Bertiè, Ilaria Mariola e Mara Arduin, quest’ultima punto di riferimento per le nuove generazioni che si alternano e transitano in questo reparto, oltre ovviamente le nostre infermiere coordinatrici Emanuela Finiti e Paola Porcelli», spiega il coordinatore del Tribunale del malato di Aprilia Claudio Frollano, che si è detto felice «che si stanno creando le condizioni per andare oltre le circa 11.000 prestazioni annue che vengono erogate ad un totale di circa 7000 cittadini che attualmente sono presi in carico in questa struttura. Sforare questo numero significherebbe migliorare la specifica risposta sanitaria arruolando pazienti che attualmente sono costretti a rivolgersi ad altri centri oncologici anche molto distanti, con tutte le sofferenze ed i disagi che ne conseguono».
Il prof. Santini vorrebbe valutare la possibilità di introdurre nuovi trattamenti innovativi utilizzando biofarmaci, mirati e specifici per la persona. «Ci sono tutti i presupposti affinché al nostro day service oncologico già punto di eccellenza venga anche riconosciuto il merito di essere un riferimento di best practices a livello nazionale, infatti le premesse ci sono tutte», prosegue Frollano, «chiaramente per fare ciò occorrono più spazi, insomma la costruzione della terza ala sta diventando ancora più necessaria e urgente, in modo da poter rimodulare e ottimizzare tutte le attività ambulatoriali primo tra tutti il servizio di neuropsichiatria infantile, quello di oncologia e a seguire tutti gli altri».