Mentre tra i consiglieri eletti si fa avanti la volontà di sfiduciare Coletta (che ricordiamo non ha la maggioranza in Consiglio comunale) e quindi di rendere vani ben tre turni elettorali fin qui fatti, il candidato Dino Iavarone della lista Latina nel cuore che appoggiava Zaccheo, grida all’ennesima ingiustizia, segnalando che la commissione elettorale non ha voluto (o potuto) correggere un evidentissimo errore di trascrizione dei risultati delle preferenze. A Iavarone mancherebbero 18 voti di preferenza ottenuti nelle sezioni 77, 78 e 116, senza i quali risulta escluso dal Consiglio. Il candidato escluso ha espresso chiaramente la volontà di presentare un ricorso.
E così avremo il quarto (e probabilmente non ultimo) atto di questa infinita tornata elettorale.
Il comunicato di Iavarone
“Le elezioni amministrative dello scorso anno non finiscono mai di riservare amare sorprese. Mi corre l’obbligo – scrive in una nota il candidato Dino Iavarone – di dover denunciare un ulteriore grave errore che se l’anno scorso non produsse effetti, a seguito della ripetizione del voto nelle 22 sezioni ha determinato la mia esclusione dalla nuova composizione del Consiglio Comunale, nonostante abbia incremento il mio risultato personale. A seguito di una serie di controlli effettuati durante i lavori della commissione elettorale centrale, è emersa una discrepanza nei dati riportati dai verbali delle sezioni 77 – 78 – 116 e le tabelle riepilogative elaborate dalla commissione stessa. Sostanzialmente nelle tre sezioni citate il sottoscritto ha ottenuto sei voti nella sezione 77, otto voti nella sezione 78 e quattro voti nella sezione 116, per un totale di 18 voti così come risulta dai verbali delle sezioni stesse, che avrebbero certificato la mia elezione; mentre nelle tabelle riepilogative, quelle che poi vengono prese in considerazione per la proclamazione degli eletti, probabilmente per un errore di inserimento dati, sono stati riportati zero voti in tutt’e tre le sezioni.
Ho prontamente presentato istanza alla commissione elettorale centrale per chiedere la rettifica dei dati in quanto è talmente evidente che si tratta di un errore di trascrizione che mi sembrava la cosa più naturale da fare, ma nonostante la comprensione dell’accaduto da parte della commissione, non è stato possibile procedere alla giusta correzione.
A questo punto non mi resta che procedere con l’accesso agli atti, e tutto ciò che ne consegue per ristabilire quanto democraticamente scelto dai cittadini di Latina”.