Soltanto a seguito di accertamenti scaturiti dall’incrocio delle informazioni sullo stato patrimoniale e reddituale delle persone fisiche e delle società, censite nelle banche dati del Corpo ed incrociate con i dati in possesso all’Inps lo stesso soggetto, impiegato come lavoratore “in nero” per una società di noleggio, è risultato essere percettore del Reddito di Cittadinanza dal mese di gennaio 2022, benché fosse rappresentante legale e socio amministratore di 2 società di capitali.
Da qui è scattata la segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria per la mancanza di requisiti del beneficio sociale e la contestuale segnalazione all’Inps per l’immediata interruzione dell’erogazione del beneficio e per l’avvio delle procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite, pari a circa 5.700 euro.