«La miseria che si sta vivendo non è certo colpa della Chiesa, la nostra protesta è partita da lontano ed è contro la classe politica e dirigente del paese non certo contro la Nostra Chiesa». Queste le parole di Danilo Calvani, pontino a capo del Coordinamento 9 dicembre. Le sue parole hanno lo scopo di spiegare che i “Forconi”, che hanno passato la seconda notte presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, non vogliono denunciare alcuna azione della Chiesa. «Ci scusiamo e ringraziamo la Nostra Chiesa – continua Calvani – per l’ospitalità che ci sta dando, per come ci ha accolto e per come ci ha trattato. A differenza del Nostro Stato ci ha trattato come persone vere da rispettare».
Il prossimo incontro di tutti gli attivisti, che hanno lo scopo di far dimettere i parlamentari che ritengono colpevoli della crisi in cui si trova l’Italia, sarà alle 11,30 a Piazza Esquilino, davanti l’entrata della chiesa. Per ora sconosciute le successive iniziative che i “Forconi” hanno in mente. Quello su cui puntano, infatti, è la spontaneità.
12/02/2014