Non vogliono essere chiamati “eroi”, ma certamente il loro gesto ha rappresentato non solo la dimostrazione di generosità, ma anche la salvezza per dieci turisti coreani rimasti intrappolati negli Stati Uniti dall’ondata di gelo che sta imperversando in questi giorni sull’America.
La storia è quella di Alexander Campagna, italo americano originario della provincia di Latina (i genitori erano di Pisterzo, una frazione di Prossedi, sui Lepini) ma da anni residente a Buffalo, a pochi chilometri dalle cascate del Niagara. Era lì che era diretto un bus con dieci turisti coreani a bordo, quando la neve li ha letteralmente bloccati.
L’autista ha bussato alla porta di Alex e di sua moglie Andrea e loro hanno dato ospitalità a tutti. Se li avessero lasciati andare, probabilmente sarebbero morti di freddo.
“Non siamo noi gli eroi – ha detto Andrea, a La Voce di New York -. Gli eroi sono i poliziotti, i soccorritori che sono andati di auto in auto, di casa in casa, loro hanno salvato tante vite”.
Nei due giorni in cui hanno ospitato i dieci turisti, Alex e Andrea hanno potuto farli sentire a casa, cucinando loro manicaretti sud-coreani. L’avventura si è conclusa quando gli spazzaneve sono riusciti a ripulire le strade, e il gruppo ha potuto liberare il furgone per continuare il viaggio.