In via Indipendenza i commercianti con i loro banchetti daranno vita ad un percorso enogastronomico, nelle piazzette si terranno incontri culturali e di intrattenimento.
Tutte le attività partecipanti avranno la possibilità di adattare i propri menu sulla base di quattro tematiche, differenti per ogni settimana:
Primo weekend 4-5 marzo – Festa della Donna
La donna nell’arte commestibile e non solo
La figura della donna come padrona della casa, regina della cucina, instancabile lavoratrice, emblema di stile e qualità di vita. Gaeta, un nome legato ad una donna e la tiella, da cenerentola a regina della nostra tavola. Il più antico documento con la parola pizza e la placenta, un legame con le terre dell’Europa dell’Est.
Secondo weekend 11-12 marzo – Terza domenica di Quaresima
Il Mare, la Religione e il mangiar di magro
La domenica coincide con quella dell’antica processione della Madonna della Noce da Castellone di Formia alla Montagna Spaccata. Viene seminato il grano per i sepolcri del Venerdì Santo. L’alimentazione del perdono per il credente e il pellegrino. Il sale, oro bianco e incorruttibile simbolo religioso. Il mare, un’esauribile dispensa di pesce, un’infinità di strade per lo scambio commerciale e culturale.
Terzo weekend 18-19 marzo – Festa del Papà
L’olio e l’oliva
La primavera è alle porte ed è in pieno svolgimento la raccolta delle olive per la salamoia. Sulle colline i contadini raccolgono i rami della potatura per dar fuoco all’Inverno, i noti fuochi di San Giuseppe, e come auspicio alla fioritura degli alberi che non hanno dato frutto. L’oliva, perla violacea protagonista sulla nostra tavola. L’olio, oro liquido, prodotto di bellezza e di fede.
Quarto weekend 25-26 marzo – Festa dell’Annunziata
Innovazioni antiche e moderne dell’arte commestibile
Riprende la navigazione d’altura, l’insegna della marineria gaetana veleggia sui mari. Per la Fiera dell’Annunziata le vie della città e i moli del porto sono pieni di commercianti dediti a contrattare merci e scambiarsi nuove idee. I costanti contatti con le altre genti del Mediterraneo perfezionano il nostro agire quotidiano contribuendo alla desiderosa ricerca del buono e del bello. Oggi, nella sfida della globalizzazione, le “Favole di Gusto” rivitalizzano i cibi del nostro passato quali testimoni vivi della nostra Storia.