Esattamente 90 anni fa, il 21 aprile 1933 Giacomo Stradaioli nasceva a Civitella di Romagna (FC).
Figlio di contadini, giunto in Agro Pontino con altre famiglie di coloni forlivesi nel 1939, figura atipica di imprenditore di sinistra (anzi, “comunista”, come lui stesso continua a dichiararsi), ex dirigente, segretario e consigliere comunale del PCI/PDS/DS, “Giacomino” può essere considerato a buon diritto uno fra i personaggi più significativi della storia di Aprilia di cui è stato protagonista fin dall’inizio.
Nei ruggenti anni 60 del boom economico la sua famiglia gestiva una nota fiaschetteria in via Piave e lui lavorava come stradino comunale. Decide in quel momento di improvvisarsi imprenditore edile dando vita insieme al fratello Augusto, e coinvolgendo poi gli altri due fratelli minori, ad un’azienda che diverrà in seguito una delle maggiori del Lazio nel proprio settore e che ormai da quasi settant’anni resta uno dei pochi punti fermi del panorama industriale apriliano e pontino.
Personaggio schietto e sanguigno, si è sempre contraddistinto per il forte attaccamento alla città che lo ha accolto bambino, dandogli modo di costruire un impero e di diventare quello che è oggi. Anche per questo, alla fine degli Anni ’90, si mise d’accordo con un altro noto costruttore apriliano, Pieralisi, per riedificare il campanile della Chiesa di San Michele distrutto dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Di recente è stato anche presentato un libro sulla sua vita, intitolato “Giacomino”.
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Giacomino. La storia di Giacomo Stradaioli
Fra gli ultimi rimasti dei vecchi pionieri che hanno partecipato alla rinascita di Aprilia, non possiamo che fargli i nostri migliori auguri per una vita ancora lunga e prospera.