Un aumento per le banche, ma una diminuzione per le famiglie: la bolletta Tari quest’anno ad Aprilia sarà un po’ più leggera, anche se “solo” di una decina di euro in media.
Perché diminuisce la Tari delle famiglie di Aprilia
Nell’ultimo consiglio comunale è stato approvato il nuovo piano tariffario per la tassa sui rifiuti.
A relazionare è stato il dirigente alle Finanze Cosimo Mazzone.
“Abbiamo, sostanzialmente, rispetto all’anno precedente, una invarianza del costo del servizio. C’è un leggero aumento dei costi di circa 71 mila euro, ma cosa fondamentale è la diversa ripartizione tra costi fissi e costi variabili, ovvero c’è un incremento di circa un milione di euro all’interno del costo del servizio di quelli che sono i costi fissi ed una pari diminuzione dei costi variabili. Questo fa sì che soprattutto per le utenze domestiche ci sarà un incremento della quota fissa ed un decremento della quota variabile. Sostanzialmente le tariffe per quanto riguarda le utenze domestiche hanno una tendenza alla riduzione, mentre per quanto riguarda le tariffe non domestiche c’è una sostanziale invarianza rispetto alle tariffe dell’anno precedente. Sono variazioni veramente poco significative”.
Tari Aprilia, chi paga meno e chi di più
“Il picco c’è per una delle categorie, che è quella delle banche, istituti professionali ed istituti di credito, dove la variazione rispetto all’anno precedente è di un più 0,6%. Le altre rimangono sostanzialmente invariate. Viceversa, per quanto riguarda le utenze domestiche abbiamo una variazione, diciamo, che è media circa del 3%”, ha spiegato ancora Mazzone. “Questo perché, appunto, come dicevo, c’è una diversa ripartizione tra costi fissi e costi variabili, essendo incrementato anche il numero degli utenti ed il numero delle superfici che sono iscritte al ruolo. Questo sia per effetto di denunce spontanee da parte dei contribuenti sia per effetto dell’attività di controllo dell’evasione che è stata fatta, condotta da parte dell’Ufficio”.
Tari Aprilia, gli esempi
“Abbiamo fatto una simulazione parlando di utenze domestiche. Ad esempio un appartamento medio di 70 metri quadri, con un occupante, ha una variazione da circa 188 euro dell’anno scorso a 182,42 di quest’anno, quindi con una variazione in diminuzione del 2,96%. La stessa tipologia di appartamento, ma con due componenti il nucleo familiare, passa dai 286,08 a 274,09, con una riduzione del 3,91%. Per tre occupanti in un appartamento di 70 metri si passa da 342,14 a 331,81, quindi con una riduzione del 3,02%. E così via, all’aumentare del numero dei componenti del nucleo familiare. Per passare, laddove ci sono cinque o più occupanti, dai 574 euro a 563, con una riduzione dell’1,85%”.
“Abbiamo comunque fatto anche simulazioni analoghe sulle villette che mediamente hanno una superficie di 90 metri quadri: si passa da 361,81 a 354,03, con una riduzione del 2,15%; nel caso di ville che hanno un’estensione di superficie più ampia, la media è di 150 metri quadri, passiamo da 420,82 a 420,68. Qui con una variazione che è poco significativa dello 0,03%”.
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