Tecnicamente, una thailandese, una cinese o una indonesiana non risponderebbe ai requisiti. Nè tantomeno una romena, una russa, una francese.
Sembra chiaro che l’intento è di far avvicinare un determinato prototipo di persone straniere che notoriamente lavorano molto, non si lamentano e si accontentano di pochi soldi. Alla faccia della dignità. A meno che non ci siano altre ragioni per cui questo fantomatico datore di lavoro abbia bisogno di signore di “etnia” filippina o indiana”: sarebbe interessante conoscerle. Intanto, buona fortuna con la ricerca.
Naturalmente Trenitalia non c’entra nulla con questa bizzarra offerta di lavoro e magari, ora che è stata evidenziata, provvederà anche a farla rimuovere.