La giornalista Angela Iantosca ed il suo libro “Onora la madre. Storie di ‘ndrangheta al femminile” protagoniste questo pomeriggio all’Ex Mattatoio di Aprilia. L’iniziativa, organizzata dal presidio Libera di Aprilia e da Arci La Freccia, fa parte di un percorso di sensibilizzazione verso la Giornata della Memoria e dell’impegno delle vittime delle mafie, la tradizionale manifestazione nazionale (promossa da Libera e Avviso Pubblico) che quest’anno si celebrerà a Latina, sabato 22 marzo.
Con Iantosca, anche il referente locale di Libera Fabrizio Marras.
Il saggio analizza il ruolo della donna nella ‘ndrangheta, dai primi del Novecento ai giorni nostri, prendendo le mosse da una domanda: se le donne che stanno collaborando, con le proprie parole stanno smantellando intere famiglie, quanto sanno, quanto sono interne al sistema, quanto hanno sempre fatto finta di non sapere?
Iantosca compie un viaggio in quella Calabria sconosciuta che si declina al femminile, attraverso i documenti, i riti, le tradizioni, la fede, le parole dei pm, degli storici, della gente, per arrivare ad affermare che la donna, da sempre, è asse portante di una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo. Presenti in modo attivo all’interno dell’organizzazione alla fine dell’800, successivamente le donne sono state messe al riparo dalle azioni esterne per salvaguardare la trasmissione dei valori della ‘ndrangheta; sono loro, secondo l’autrice, che da sempre educano i figli, li incitano alla vendetta, chiedono ai loro uomini di vendicare l’onore offeso.
Iantosca (Latina, 1978), è laureata in Scienze Umanistiche. Dal 2003 svolge attività di giornalista per diverse testate nazionali. Onora la Madre è il suo primo libro (Rubettino, 2013).