A luglio del 2014, sotto il sindaco Di Giorgi, venne inaugurata la pista ciclopedonale che dall’Oasi Verde Q4-Q5 giunge, tuttora, fino a via del Lido, offrendo la possibilità di recarsi in bici o a piedi fino a Foce Verde.
Intitolato alle Vittime della strada, il sentiero sterrato è percorso da centinaia di persone, in particolare durante il weekend. Lungo circa 2,5 km, è costato intorno ai 300.000 euro.
Costituisce una vera e propria attrazione per gli abitanti del capoluogo pontino che sono soliti partire da quartieri non immediatamente limitrofi pur di passare qualche ora all’insegna dell’attività sportiva e della natura.
Ad oggi, il sentiero non appare manutenuto in diversi punti. L’inefficienza diventa immediato pericolo, se si considera che fra i tanti che lo praticano, molti sono bambini.
Le fitte sterpaglie e la presenza di rami bassi e pericolanti richiedono un’attenzione costante durante la percorrenza del tracciato. In alcuni punti il terreno frana e la presenza di denso fogliame a coprire la zona induce erroneamente a pensare che sia percorribile.
Segnalare il pericolo con rete da cantiere non basta. Eppure, è l’unica forma di prevenzione in cui ci siamo imbattuti, quando abbiamo scelto di percorrerlo per constatare lo stato vergognoso in cui versa.
Il sentiero “Vittime della strada” si connette al percorso interno all’oasi verde “Susetta Guerrini“. Complessivamente, formano una passeggiata di circa 3,5 chilometri. Anche in questo caso i disagi non mancano, tanto che nel 2020, appena due anni dopo l’inaugurazione dell’area, questa volta sotto Coletta, la figlia di Susetta, Renata, chiese esplicitamente di togliere l’intitolazione a sua mamma.
La testimonianza di “Qu@rtieri connessi”
ll primo ponte che collega Q4 a Q5 è chiuso da più di un anno e mezzo e appare pericolante. La struttura sta cedendo in diversi punti. Più avanti, superato il Parco Farroupilha (meglio conosciuto come Parco Cherubini), constatiamo l’area fitness in stato di totale abbandono: cartelli divelti, blocchi di cemento esposti, colonnine elettriche tranciate. Uno dei pali che reggono la tettoia coperta abbandonato a terra. I cestini dell’immondizia pieni e ragazzi in sella a motorini non autorizzati accedono alla pista impunemente, transitando a tutta velocità.
Si esprime così Ferdinando Cedrone, presidente dell’Associazione di volontariato “Qu@rtieri connessi ODV”:
“Già con Zaccheo sindaco proponemmo di prendere in affitto un trattore esclusivamente per la manutenzione di questi due quartieri (la popolazione di Q4-Q5 conta circa 20.000 abitanti), impiegandovi comunque due dipendenti pubblici. Riuscimmo a dimostrare che sarebbe venuta a costare molto meno la manutenzione costante del verde piuttosto che lo sfalcio di quello che diventava fieno e sterpaglie una volta ogni due mesi. Pochi giorni fa abbiamo sollecitato con una pec l’amministrazione e l’Assessore ai lavori pubblici Carnevale ad autorizzare un sopralluogo nel Parco Cherubini, praticato da molti bambini, nonostante le condizioni degradate delle strutture. Qu@rtieri connessi c’è e continua a lavorare per Q4-Q5, nonostante il dialogo con questa amministrazione sia ancora da costruire e consolidare”.
Il vandalismo, più dell’incuria, dimostra un problema ben più complesso. Incalza Cedrone:
“Sono vent’anni che ci battiamo per ottenere un centro civico polifunzionale che permetta ai cittadini dei quartieri Nascosa e Nuova Latina di non allontanarsi da casa per qualunque commissione diversa dalla spesa. Un luogo in cui poter sviluppare senso di appartenenza, coscienza civica, animazione di comunità. Anche su questo fronte, siamo in attesa di risposte, lungi dal perdere la speranza”.
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