Il sequestro, disposto dal Giudice per le indagini preliminari di Latina in seguito a un’indagine del Gruppo della Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica locale, riguarda un’evasione fiscale stimata in oltre 16,5 milioni di euro.
Come evadevano il fisco
Le indagini, avviate dopo una verifica fiscale che ha rivelato una base imponibile sottratta alla tassazione, hanno coinvolto approcci trasversali, combinando riscontri contabili con indagini di polizia giudiziaria ed economico-finanziarie. I tre indagati, di origine romana, sono accusati di aver commesso frode fiscale operando senza presentare dichiarazioni dei redditi, sottraendo al fisco oltre 16 milioni di euro e accumulando un vantaggio tributario illegittimo di 3.170.000 euro.
Le accuse
Le accuse includono l’occultamento e la distruzione di documenti contabili obbligatori per impedire la ricostruzione del volume d’affari reale e la quantificazione delle somme dovute allo Stato. Inoltre, sono stati accusati di compiere operazioni economiche dannose che hanno portato la società al fallimento, causando disagi sia ai creditori che all’Erario.
Il sequestro di beni
Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Latina, dott. Mario La Rosa, ha emesso un decreto di sequestro preventivo nei confronti degli indagati, mirato alla confisca di denaro e beni equivalenti al valore dell’imposta evasa. Il provvedimento coinvolge disponibilità finanziarie, quote societarie di sette società di capitali riconducibili agli indagati, e beni immobili e mobili registrati.
Le Fiamme Gialle, pur mantenendo la presunzione di innocenza fino alla definizione del processo, hanno denunciato i tre soggetti per omissione di dichiarazione dei redditi, occultamento o distruzione della documentazione contabile obbligatoria e bancarotta fraudolenta.
L’operazione della Guardia di Finanza, finalizzata al recupero delle somme illecitamente non dichiarate, conferma l’impegno dell’istituzione nel contrasto alle evasioni fiscali per preservare la leale concorrenza tra le imprese e sostenere una crescita sana del mercato del lavoro e della produzione. L’iniziativa mira a tutelare le libertà economiche di tutti i cittadini e gli imprenditori onesti.
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