L’astensione dalle prestazioni lavorative del personale aderente allo sciopero avverrà dalle 9 alle 13, mentre saranno garantite tutte le corse dei bus fino alle 9 e a partire dalle 13.01.
Lo sciopero riguarderà tanto le corse degli autobus Cotral che le linee ferroviarie Metromare e Roma-Viterbo.
Gli orari dello sciopero in sintesi
Giovedì 7 dicembre
- Inizio servizio – 9:00 → servizio regolare
- 9:01 – 13:00 → sciopero, possibili soppressioni e disagi
- 13:01 – fine servizio → servizio regolare
Le motivazioni dello sciopero
L’organizzazione sindacale Faisa Cisal di Roma e Lazio ha indetto le 4 ore di sciopero per giovedì 7 dicembre per portare all’attenzione la problematica della sicurezza a seguito delle recenti aggressioni di cui il personale viaggiante è stato vittima e per protesta contro i mancati provvedimenti da parte dell’azienda a tutela dei lavoratori.
In particolare il sindacato fa riferimento ai seguenti episodi di violenza registratisi di recente contro personale Cotral:
- in data 30/10/2023 presso la Stazione Tiburtina personale è stato picchiato per non aver dato delle informazioni sulla viabilità
- in data 29/11/2023 sulla linea di ATAC una verificatrice e stata schiaffeggiata per aver chiesto il titolo di viaggio
- in data 02/12/2023 un autista della Società COTRAL è stato preso a pugni al volto in località Rocca di Papa
Queste le dichiarazioni del segretario regionale Faisa – Cisal Gianluca Donati e del segretario provinciale di Roma Antonio Cannone:
“Nel silenzio assoluto da parte di Aziende, Enti e Istituzioni preposte, continuano le aggressioni al personale del Traporto pubblico locale. Quanto accaduto presso la stazione Ostiense, l’aggressione ad una capotreno, e a Rocca di Papa, l’aggressione ad un conducente del Cotral, impone riflessioni e risposte adeguate. Per squarciare questo velo di indifferenza verso un così grave problema la Faisa Cisal di Roma e Lazio ha proclamato un giorno di sciopero. Giovedì 7 dicembre, per quattro ore dalle 9 alle 13, in tutte le Aziende più grandi del Tpl di Roma e del Lazio i lavoratori saranno pronti a fermarsi per gridare la propria rabbia verso le continue violenze, verbali e fisiche, subite dal personale di front office.
Era ottobre quando, all’indomani dell’ennesima aggressione, avevamo annunciato che se non fossero stati presi provvedimenti a tutela dei lavoratori ci saremmo mobilitati. Oggi, purtroppo, siamo costretti a scioperare. Non è stata una decisione presa a cuor leggera ma la voce dei dipendenti del Tpl deve essere sentita nelle stanze di chi dovrebbe proteggerli. Dopo gli ultimi episodi abbiamo letto diversi messaggi di solidarietà da parte di amministratori e politici. La solidarietà, per quanto apprezzata, serve a poco. Servono interventi concreti per difendere i lavoratori. Aspettiamo di capire, infine, quando le Aziende si dichiareranno parti civili nei processi a sostegno di quelle che loro chiamano risorse umane.”
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