Zeppieri allo slam australiano 2024
La sua classifica al momento l’ha relegato alle qualificazioni, che Giulio ha superato però di slancio. Tre partite e tre vittorie, contro l’uruguaiano Cuevas, il bosniaco Džumhur (N. 160) e lo svizzero Ritschard (N. 198).
Durissimo ora il tabellone principale, dove Zeppieri dovrà affrontare il serbo Dušan Lajović, N. 42 del mondo e, in caso (si spera) di vittoria, l’inglese Cameron Norrie, N. 19 dell’ATP.
La classifica ATP
Il latinense inizia il 2024 al numero 133 della classifica ATP, la classifica mondiale ufficiale del tennis. L’anno scorso aveva raggiunto il numero 115, al momento suo miglior piazzamento. Ma la limpida classe del giocatore di Latina vale certamente la Top 100, che è l’obiettivo di questo 2024.
E con un po’ di fortuna Zeppieri potrebbe anche scalare le classifiche fino ai posti più vicini ai big. Basti ricordare che il suo ‘compagno di carriera’ Lorenzo Musetti, di soli 3 mesi più giovane, è oggi al 25esimo posto mondiale. E nessuno può smentire che Zeppieri è potenzialmente in grado di giocare al livello del suo amico Musetti.
Quel torneo perso per sfortuna (e l’infortunio)
La fortuna è proprio quella che lo scorso anno è mancata a Zeppieri. Un episodio su tutti, il torneo di Karlsruhe, in Germania.
Giulio era giunto con una vera marcia trionfale fino alla finale del Challenger 75 tedesco. Finale che l’ha visto opposto al cileno Alejandro Tabilo. L’italiano stava dominando l’avversario, con un primo set vinto a mani basse, 6-2. Ma la fortuna, appunto, gli ha girato le spalle.
All’inizio del secondo set Zeppieri si è infortunato a causa di una distorsione alla caviglia. Un infortunio grave, che lo ha tenuto distante da partite e allenamenti per diverso tempo, compromettendogli l’ascesa verso la Top 100 nel 2023.
Ora Zeppieri dovrà cercare di accumulare più punti possibili, per scalare la classifica Atp ed avere sempre un miglior piazzamento nei tabelloni dei vari tornei in giro per il mondo. Tecnicamente il 22enne è davvero fortissimo, tatticamente sta migliorando. Forse ha bisogno di lavorare di più sulla condizione fisica, ma certamente ha i numeri per entrare tra i primi 100 del mondo. Speriamo sia l’anno buono.
Il tennis italiano 2024: non solo Sinner
Siamo tutti un po’ curiosi e un po’ speranzosi per cosa riuscirà a fare Jannik Sinner, la nostra punta di diamante altoatesina in questo 2024. Gli hanno pronosticato la vittoria di uno slam e di giocarsela con gli altri migliori per il primo posto della classifica. Incrociamo le dita e vedremo. Non dimentichiamo poi che c’è da confermare la vittoria di Coppa Davis e soprattutto quest’anno si giocano le olimpiadi a Parigi, dove però si scende sui campi di terra rossa, un po’ meno congeniale al gioco di Jannik.
Ma l’Ital-tennis non è solo Sinner. Messe ormai in secondo piano le ormai le vecchie glorie come Fabio Fognini e Marco Cecchinato, l’Italia è comunque invidiata da tutto il mondo per questa generazione di ragazzi che stanno scalando le classifiche velocemente.
Dietro Sinner ci sono tanti nomi. Lorenzo Musetti, innanzitutto, che ha finito il 2023 in calo, ma conta di riprendere il suo ritmo da campionissimo.
Poi l’Italia può contare sui due Matteo. Uno, Matteo Arnaldi, giovane in fortissima ascesa (nel 2023 è passato dalla posizione 131 all’attuale 41), che mostra una solidità di gioco e di testa che fa paura. L’altro Matteo Berrettini che vale certamente il Master di Torino, ma deve sconfiggere soprattutto la grande incognita dei gravi infortuni che lo perseguitano da un paio di anni.
Vicino a un sempre spumeggiante Lorenzo Sonego, da cui ci aspettiamo sorprese tipo l’incredibile prestazione di Coppa Davis, stanno risalendo la classifica nomi come quello del 21enne Flavio Cobolli, n. 100 del mondo, di Luca Nardi, appena 20enne e già al n. 117 dell’Atp e Luciano Darderi, 21enne al numero 128 della classifica ATP.
Nei primi 200 posti della classifica mondiale, oltre a qualche tennista italiano con più esperienza come Andrea Vavassori, Andrea Pellegrino e Stefano Travaglia, troviamo anche altri 3 rappresentanti della truppa italiana dei millenials: il 22enne Matteo Gigante (N. 171), il 22enne Mattia Bellucci (N. 179) e il 23enne Francesco Passero (N. 194). Chissà che qualcuno di loro non ci faccia la sorpresa di una scalata vertiginosa, come quella di Arnaldi dello scorso anno.
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