Si tratta di un cittadino rumeno di 35 anni. La vittima all’epoca dei fatti aveva solo 12 anni.
Erano stati i genitori della ragazzina a presentare denuncia nello scorso mese di ottobre nei confronti dell’indagato, zio della vittima. I genitori avevano dichiarato di essere venuti a conoscenza solo pochi giorni prima della violenza sessuale subita dalla figlia. I fatti denunciati si sarebbero svolti circa 8 mesi prima.
Il racconto della vittima
La minore era riuscita a raccontare la violenza subita alla sorella maggiore solo qualche tempo dopo l’accaduto. Il timore di non essere creduta, la vergogna e la paura provata le avevano impedito di confidarsi, finché non aveva più retto il peso di quanto subito.
Secondo quanto riferito dalla ragazzina, la violenza si sarebbe consumata un giorno in cui i genitori erano assenti e avevano chiesto all’indagato, loro parente, di badare ai propri figli. Approfittando dell’assenza dei genitori e del fatto che gli altri figli presenti in casa dormivano, l’uomo si era introdotto nel letto della dodicenne usandole violenza.
La sorella maggiore, ricevuta la confidenza, ha informato i genitori. Questi, dopo aver ottenuto conferma dalla stessa figlia minore, avevano deciso di procedere con la querela.
Le indagini
A seguito della denuncia, gli investigatori del Commissariato di Terracina hanno effettuato mirati approfondimenti investigativi di concerto con l’Autorità Giudiziaria. La vittima, data la minore età, è stata sentita in audizione protetta, come prevede la legge. In quella sede ha confermato integralmente i fatti narrati ed è risultata fortemente attendibile e credibile.
Gli elementi raccolti in sede investigativa e le evidenze derivanti da quanto affermato dalla vittima nell’audizione protetta hanno portato l’Autorità Giudiziaria a richiedere idonea misura cautelare al G.I.P. Questi, concordando con il quadro indiziario prospettato, ha disposto gli arresti domiciliari.
La Polizia di Stato, nella giornata di ieri, ha dato esecuzione alla Misura Cautelare degli Arresti Domiciliari. Gli agenti hanno condotto l’indagato presso l’abitazione di residenza nel centro di Terracina. Nei prossimi giorni, come disposto dall’A.G., gli verrà applicato il braccialetto elettronico.
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