Per raffreddare l’inceneritore Acea – è questo uno dei punti centrali di questa vicenda – prevede la realizzazione di 4 pozzi. Pozzi che, quindi, andrebbero a gravare, idrogeologicamente, proprio sull’area dei Colli Albani. Quindi su un’area che è già da tempo in fortissima sofferenza idrica, come mostra lo stato dei due laghi Albano di Castel Gandolfo e Nemi.
I presenti all’iniziativa
All’iniziativa saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, padrone di casa. Relatori dell’iniziativa che si oppone al progetto di inceneritore che il comune di Roma vuole realizzare alle porte dei Castelli Romani, al confine anche con Ardea e Pomezia, anche gli onorevoli: Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera; Andrea De Priamo, senatore; Ilaria Fontana, deputata, Filiberto Zaratti, deputato.
Sul lago Albano si abbattono siccità, alga rossa e ora anche l’inceneritore di Roma…
Il lago, certo, è in forte declino. Le acque e la loro altezza continua a calare (per avere maggiori informazioni, clicca qui). Uno degli indicatori di questo declino ecologico del lago è la presenza sempre più massiccia dell’Oscillatoria rubescens (Planktronix rubescens), una cianoficea coloniale d’acqua dolce. È considerata un indicatore di aumentata trofia di un lago. Fiorisce infatti in maniera abbondante quando è disponibile molto materiale organico e/o inorganico, togliendo ossigeno all’acqua e causando la scomparsa di zooplancton. Oscillatoria rubescens deve il suo nome al colore rosso. Questo a sua volta è dovuto a un particolare pigmento fotosintetico, la ficoeritrina, che svolge una funzione analoga alla clorofilla, ma è più efficiente di questa in acque profonde e poco luminose. Il suo sviluppo rende rossa la superficie del lago e può essere anche un problema sanitario.
L’alga rossa
Uno degli indicatori di questo declino ecologico del lago è la presenza sempre più massiccia dell’Oscillatoria rubescens (Planktronix rubescens), una cianoficea coloniale d’acqua dolce. È considerata un indicatore di aumentata trofia di un lago: fiorisce infatti in maniera abbondante quando è disponibile molto materiale organico e/o inorganico, togliendo ossigeno all’acqua e causando la scomparsa di zooplancton. Oscillatoria rubescens deve il suo nome al colore rosso. Questo a sua volta è dovuto a un particolare pigmento fotosintetico, la ficoeritrina, che svolge una funzione analoga alla clorofilla, ma è più efficiente di questa in acque profonde e poco luminose. Il suo sviluppo rende rossa la superficie del lago e può essere anche un problema sanitario.
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