Sopralluoghi nelle mense scolastiche di Latina
A Latina la Commissione Trasparenza sta effettuando diversi sopralluoghi nelle scuole del territorio comunale dove è previsto il servizio mensa.
Dopo le scuole di Latina Scalo e via Quarto, oggi è stata la volta dei borghi e in particolare della scuola Prampolini, plesso dell’infanzia di Borgo Carso, e della scuola elementare di Borgo Piave.
La scuola dell’infanzia a Borgo Carso ospita nella mensa 42 bambini ogni giorno. Qui erano stati segnalati problemi con le posate di plastica che tendevano a rompersi. Ora sono state sostituite con quelle di metallo. Il pane è regolarmente imbustato, si applica la raccolta differenziata e le stoviglie sono pulite.
Nella mensa della scuola di Borgo Piave, dove mangiano 92 alunni, i bambini e i docenti sono soddisfatti del servizio, dei pasti serviti e abbastanza della pulizia delle stoviglie.
In entrambi gli istituti non si usano bottiglie di plastica, ma brocche in vetro grazie all’installazione di depuratori. Una piccola criticità, ora segnalata all’assessorato competente e al servizio Scuola, riguarda il pasto ai docenti rispetto ai turni e agli orari. Più attenzione sarà invece dedicata ai bambini che presentano allergie alimentari.
La presidente della Commissione Trasparenza, Floriana Coletta, si dichiara soddisfatta del lavoro che si sta portando avanti sulle mense. La Dussmann, la ditta incaricata della gestione della mensa e della preparazione dei pasti, sta rispettando gli impegni presi, ha dichiarato Coletta.
L’attività di monitoraggio continuerà anche il prossimo mese in altre scuole della città e dei borghi.
Alla mensa di Sermoneta: biologico e chilometro zero
Anche a Sermoneta ha ripreso la sua attività l’Osservatorio sulla mensa scolastica.
L’organismo chiamato a valutare la qualità del servizio offerto e dei prodotti alimentari serviti ai bambini è così composto: cinque genitori, sette insegnanti, il rappresentante dell’amministrazione comunale, nella figura della consigliera delegata alla pubblica istruzione Sonia Pecorilli, e il direttore dell’esecuzione del contratto, la dottoressa Rossana Rella dell’ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Sermoneta.
La società Bioristoro, a cui il Comune di Sermoneta ha affidato il servizio a seguito di gara di livello europeo, ha apportato una serie di innovazioni nella mensa scolastica di Sermoneta, che serve circa 280 pasti al giorno.
Innanzitutto i pasti sono preparati ampliando la percentuale di biologico e a chilometro zero. Dove possibile vengono utilizzate anche materie prime locali. Sono inoltre state eliminate le monoporzioni, abbattendo l’utilizzo della plastica usa e getta, a favore di stoviglie multiporzione. Queste vengono lavate dalle lavastoviglie installate nei locali mensa dei plessi scolastici.
Non solo: per la consegna dei pasti vengono utilizzati furgoni a impatto ambientale ridotto, elettrici o a gpl. Inoltre, per abbattere le emissioni di CO2, Bioristoro ha aderito al progetto Treedom che prevede la piantumazione di nuovi alberi in Africa. La mensa scolastica di Sermoneta ha contribuito finora alla forestazione di un’area in Kenia chiamata appunto “Sermoneta” con 32 nuove piante autoctone. La crescita di questa piccola foresta può essere seguita attraverso il portale Treedom digitando “Sermoneta”.
I sopralluoghi dell’osservatorio sono a sorpresa, proprio per rendere tutto ancora più trasparente, ha spiegato la consigliera Pecorilli.
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