Don Paride Bove ha introdotto così l’omelia ai funerali di Nicoletta Zomparelli, 48 anni e Renée Amato, 19 anni, le due donne uccise il 13 febbraio a Cisterna per mano di Christian Sodano, 27enne finanziere ex fidanzato di Deyrée Amato, figlia e sorella delle vittime. Tantissime le persone accorse per dare l’ultimo saluto a madre e figlia.
«Ma siamo qui, in questa chiesa – ha detto il parroco nella chiesa di S. Maria Assunta in cielo – soprattutto per un altro motivo: perché vogliamo che sia il vero amore a muoverci. Sicuramente l’amore per le nostre Nicoletta e Renée, che sono diventate sorelle e amiche non solo delle persone che hanno avuto il dono di conoscerle, ma per tutta la nostra città, anch’essa fortemente colpita e ferita.
Vogliamo lasciarci muovere dall’amore che ha caratterizzato Nicoletta e Renée che davanti a chi non sa amare hanno dimostrato il vero senso dell’amore che sempre difende e custodisce la vita. Nicoletta e Renée hanno scelto di stare dalla parte dell’amore e questo è un grande esempio per tutti noi».
La coincidenza con San Valentino
E ancora: «Tutto è successo alla vigilia di una festa importante: San Valentino. E tra l’altro in un quartiere che porta questo nome. È talmente assurdo questo fatto che difficilmente si può non pensare ad un’opera malvagia oltreumana e che, continuamente, cerca di rendere il cuore dell’uomo duro e incapace di vivere una logica diversa. Ma se da una parte c’è, ed è evidente, quest’opera, dall’altra non si ferma la delicata opera di Dio».
«In questa terra bella, in questa città ricca di persone meravigliose, oggi noi abbiamo una missione urgente: essere tra i protagonisti dell’edificazione di una civiltà dell’amore».
«Noi confidiamo e preghiamo perché Renée e Nicoletta ora possano entrare in quella casa dove l’odio, la violenza e l’egoismo sono completamente assenti e dove sussiste solo la logica del donarsi reciproco. Vogliamo confidare che Nicoletta rimarrà incantata dalla bellezza della casa in cui è entrata e dove Renée potrà danzare sulle note di un canto d’amore così intenso da cancellare in lei ogni dolore per quanto accaduto. Le nostre care Nicoletta e Renée ci hanno lasciato un messaggio di speranza e noi dobbiamo e vogliamo raccoglierlo. Grazie Nicoletta, grazie Renée, per l’amore che avete donato».
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