Il corteo per le vie di Cisterna
Un silenzioso corteo è partito da piazza XIX marzo, ha percorso via Bassi e via Monti Lepini facendo sosta davanti all’abitazione Amato – Zomparelli per poi raggiungere il sagrato della chiesa San Valentino. Presenti il Vescovo di Latina Mons. Crociata, il sindaco con l’amministrazione comunale, vari rappresentanti di organismi, associazioni, istituzioni, tanti amici, conoscenti, cittadini di Cisterna e non solo.
Il sindaco ha annunciato che il giorno in cui si celebreranno i funerali verrà indetto il lutto cittadino e il Comune di Cisterna di Latina si costituirà parte civile nel processo penale.
L’intervento del sindaco
Il sindaco di Cisterna Valentino Mantini ha dichiarato:
«Le donne di Cisterna e la nostra comunità sono vittime, non carnefici . Cisterna è una città solidale, inclusiva e integrativa, da sempre.
«Purtroppo il femminicidio, come la violenza e il mancato rispetto dell’altro, sono problemi che attanagliano non solo la nostra città ma la civiltà in generale.
Dobbiamo affidarci alle agenzie educative come la famiglia e la scuola. L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha varie iniziative in corso: è stato istituito un sistema territoriale antiviolenza in rete a sostegno delle donne vittime di violenza;, ha attivato il Patto Educativo di Comunità; ottenuto un finanziamento per l’attivazione di una casa rifugio per le donne vittime di violenza. Ma soprattutto c’è bisogno di educare al rispetto, alla cura dei sentimenti, ad accettare il rifiuto e saperlo gestire.
È un percorso educativo che sarà lungo ma che dobbiamo assolutamente percorrere».
L’interrogatorio dell’imputato
Sempre ieri l’ex finanziere in stato di arresto per il duplice omicidio, assistito dall’avvocato Lucio Teson, è stato interrogato nel carcere di Latina. L’interrogatorio di convalida dell’arresto è durato solo pochi minuti.
Il militare, dopo gli omicidi, aveva reso dichiarazioni alla polizia e al pubblico ministero e ieri si è limitato a riportare quanto già affermato. I suoi legali hanno chiesto il trasferimento in un carcere militare.