“Sono allarmanti – spiega Zuccalà nella sua nota stampa – i dati diffusi dal segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale sul rischio idrogeologico a Roma. 700 i punti della Capitale a rischio frana. 400mila persone in aree soggette a esondazioni, fenomeni meteorologici eccezionali sempre più frequenti che mettono a rischio migliaia di persone nella nostra Regione.
A Roma 700 punti a rischio frana e il Governatore pensa a trasformare le cantine in case
Una situazione preoccupante, per cui servirebbe un investimento di circa 900 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza e riduzione del rischio idrogeologico. Un rischio che evidentemente in Regione Lazio non preoccupa la maggioranza di centrodestra che ha presentato una proposta di legge per trasformare cantine e seminterrati in abitazioni, notoriamente a rischio allagamenti.
Far vivere le persone sottoterra in una regione come il Lazio e in una città come Roma significa mettere in pericolo la loro sicurezza nel nome del profitto e scegliere la strada opposta a una politica di buon senso e di adattamento del territorio ai cambiamenti climatici.
Noi continueremo a dare battaglia contro questa proposta di legge e ci auguriamo che anche il Sindaco di Roma Gualtieri faccia sentire la propria voce di dissenso nelle sedi istituzionali, dal momento che nell’ultima audizione in commissione il comune di Roma non era presente”, dichiara in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.
Leggi anche:
Via libera al nuovo Centro Olimpico di Castel Gandolfo: ecco il progetto (faraonico)