Dopo la prima riunione inter-istituzionale (che si è svolta a novembre scorso), mercoledì 13 marzo gli Enti pubblici sono tornati a sedersi uno accanto all’altro. L’assise ha avuto luogo sempre presso la sede dell’Autorità di Bacino dell’Italia Centrale, in via Mozambico, a Roma. L’obiettivo comune è quello di cercare di trovare una o più soluzioni a breve, medio e lungo termine che pongano un freno deciso e veloce, per quanto possibile, al continuo abbassamento del livello delle acque del bacino vulcanico.
L’acqua del lago Albano, difatti, continua inesorabilmente a scendere, anno dopo anno, ormai da decenni. Negli ultimi tempi il fenomeno è divenuto sempre più grave e preoccupante, sempre più evidente. La spiaggia si allunga sempre più, l’acqua si ritira a vista d’occhio, settimana dopo settimana, mese dopo mese.
Alla riunione inter-istituzionale del 13 marzo era presente anche l’Ente Parco dei Castelli Romani: è la prima volta che accade. Questo rappresenta il segno evidente dell’interesse che lo stesso Ente parco dà a questo grave problema ambientale che coinvolge tutto il Parco dei Castelli Romani.
Di sicuro, sembrerebbero due, come detto in apertura, le soluzioni sul tavolo, per porre un freno al problema. Questo si vocifera nei corridoi degli Enti pubblici. La prima è forse la più ovvia: imporre una riduzione decisa dei prelievi diretti di cui si avvalgono, da anni, Acea Ato 2 e Vaticano.
Parallelamente, è questa invece la seconda soluzione, l’idea sarebbe quella di dare il via ad un sistema di canalizzazione che permetta di aumentare, quando piove, l’acqua che confluisce nel bacino, realizzando opportuni sistemi che canalizzino l’acqua piovana circostante.
Gli Enti pubblici preparano un Piano salva-lago Albano
“I vertici del Parco regionale dei Castelli Romani – si legge nella nota stampa – esprimono apprezzamento per il Tavolo tecnico di coordinamento sul Lago Albano di Castel Gandolfo, tenutosi nel pomeriggio di mercoledì 13 marzo a Roma, presso la sede dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale.
Presenti Regione Lazio, Acea, Castel Gandolfo ed Albano
L’incontro, al quale hanno preso parte l’Assessore regionale all’Ambiente Manuela Rinaldi, dirigenti della Città Metropolitana e di Acea Ato 2, e i sindaci di Castel Gandolfo e Albano Laziale, ha visto la partecipazione attiva del Commissario Straordinario del Parco dei Castelli Romani, avv. Ivan Boccali.
Durante il tavolo tecnico, si è discusso delle problematiche legate al Lago Albano, affrontando varie questioni, cruciali per le sorti del bacino lacustre, a partire dal preoccupante abbassamento del livello delle acque.
Le parole del presidente Ivan Boccali
“Stiamo lavorando attivamente ai problemi che affliggono il Lago Albano”, dichiara in merito l’avv. Ivan Boccali. “Per la prima volta è emersa una completa sinergia tra tutti gli enti coinvolti. Con l’adozione di pratiche virtuose ed ecosostenibili, e in questo il Parco è ben motivato a fare la sua parte.
La partecipazione del Parco dei Castelli Romani al tavolo tecnico, mai avvenuta prima, sottolinea infatti la crescente autorevolezza dell’ente, dotato di specifiche competenze sull’area in questione. Il segnale di cooperazione e coordinamento tra istituzioni è un passo significativo verso la tutela e la valorizzazione di un patrimonio ambientale e naturalistico di straordinaria valenza”.
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