Dopo la relazione e richiesta di interdizione, prodotta dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti, relativamente al distacco del costone roccioso prospiciente il cosiddetto Arco Muto e in considerazione degli esiti del sopralluogo effettuato, è stata riscontrata “la situazione di pericolo” e la necessità di garantire l’incolumità pubblica”.
Per questo la Commissione Straordinaria che guida la città dal novembre 2022 ha firmato una ordinanza di interdizione all’accesso delle aree collocate nella fascia costiera antistante la Villa di Nerone, tra piazzale Caduti di Nassirya, Porto Neroniano con grotte di Nerone, Arco Muto.
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Le spiagge di Anzio chiuse
Il provvedimento prevede il divieto di accesso alle aree oggetto di ordinanza e, nello specifico:
– fascia costiera antistante la Villa di Nerone, tra Piazzale Caduti di Nassirya, Porto di Nerone con le Grotte di Nerone e le grotte che si trovano nel cosiddetto Arco Muto;
– piazzale Caduti di Nassirya;
– tratto compreso nella zona nord-ovest tra il c.d. Arco Muto ed il parziale tratto della spiaggia libera Arco Muto nord;
– completa interdizione dello stabilimento balneare “Fanciulla d’Anzio”
– parziale interdizione dello stabilimento balneare “Lido di Nerone”
– chiusura della area archeologica della “Villa Imperiale”
Tutte le aree saranno interdette con azioni di visibile impatto (segnaletica ed altro) ed oggetto di controllo da parte delle forze dell’ordine.
“Si invita la cittadinanza al rispetto di quanto prescritto nell’ordinanza”, si legge nell’atto.
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