In buona sostanza, i titolari di licenza d’uso dell’arenile non annuale potranno allungare la loro licenza da 6 a 12 mesi. È questa, in soldoni, la condizione posta dal Comune per salvare la stagione balneare.
L’allarme relativo al rischio di perdita della licenza era stato lanciato le scorse settimane da alcuni operatori e concessionari attivi sul lago, per leggere la notizia, clicca qui. L’allarme però è ora rientrato. La stagione potrà cominciare senza scossoni. Del resto, si preannunciano varie feste e ponti che promettono di garantire il pienone di turisti, a cominciare da quello del 25 aprile.
Castel Gandolfo, chioschi e lettini sul lago non saranno smontati
Almeno questo è quanto riporta una determinazione dell’Ufficio Tecnico comunale del comune di Castel Gandolfo che porta la data dello scorso 8 aprile e sottoscritta dalla responsabile della stessa Area Tecnica, l’architetta Claudia Zaratti.
L’utilizzo dell’arenile sarà, in ogni caso, ad uso balneare, ma solamente per il periodo comunicato (al comune di Castel Gandolfo, ndr) dalla Regione Lazio.
Nella restante parte dell’anno l’arenile non sarà utilizzato, in altro modo e funzione, ma i concessionari potranno evitare lo sgombero dei manufatti. Infine gli stessi concessionari potranno pagare la licenza d’uso solo per il periodo di reale utilizzo dell’arenile stesso, non nella restante parte dell’anno di mancato utilizzo.
Le parole del comune di castel Gandolfo
“Si rende noto – si legge nella nota comunale – che sono pervenute dai concessionari delle spiagge, facenti parte del PUA (Piano di Utilizzazione degli Arenili), al fine di evitare lo sgombero e smontaggio totale delle attrezzature previste.
Richiesta annuale dell’area demaniale (…) L’ area di cui trattasi risultano destinate a fabbricati e/o manufatti di difficile rimozione. L’utilizzo dell’arenile sarà ad uso balneare solamente per il periodo comunicato dalla Regione Lazio. Nella restante parte dell’anno non sarà utilizzato, in altro modo e funzione, ma i concessionari potranno evitare lo sgombero dei manufatti, oggetto di PUA e quindi assentiti”.
Concessioni dovranno essere parametrate al periodo reale di utilizzo
Al fine della firma del nuovo disciplinare dovranno ottenere i nulla osta e pareri sovracomunali, così come comunicato con nota della Regione acquisita al Protocollo comunale (…) e successiva Protocollo Comunale (…). …I canoni relativi alle concessioni, anche pluriennali, devono essere rapportati al periodo di effettiva utilizzazione del bene oggetto della concessione, purché non sussistano strutture che permangono oltre la durata della concessione stessa”, e ciò sia in caso di strutture fisse, che mobili.
Stagione salva, ma ad una condizione
In quest’ultimo caso il canone dovrà essere rapportato ai 12 mesi di utilizzo, non essendo possibile la sussistenza di un provvedimento concessorio ad oggetto plurimo, stagionale e annuale. Resta inteso che la possibilità di concedere la permanenza delle strutture, anche al di fuori il periodo della stagione balneare non può che essere condizionata all’acquisizione dei relativi pareri.
Eventuali utilizzi oltre il periodo contrattualmente disponibile, seppure posti su superfici sensibilmente minori di quelle concesse, sono da conteggiarsi come indennizzi per uso senza titolo. La possibilità di concedere la permanenza di eventuali strutture, anche al di fuori del periodo balneare, non può che essere condizionata all’acquisizione dei relativi pareri, stante la situazione vincolistica vigente sull’area.
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