«Questa amministrazione non è contraria alla differenziata, anzi differenziare i rifiuti rimane anche per noi una prerogativa. Differenziare si può, anche in diversi modi», ha detto la sindaca.
«Noi abbiamo scelto un sistema di raccolta differenziata che tenga conto delle esigenze del territorio. Un territorio particolarmente esteso e variegato, dove nelle periferie funziona ed è possibile continuare con il ‘porta a porta’ e che invece trova difficoltà ad essere attuato nel centro, non solo per i costi che la cittadinanza dovrebbe sostenere per estendere il ‘porta a porta’ anche in quest’area ma anche e soprattutto per questioni di decoro, intralcio ai pedoni, legate alle presenza dei mastelli sulle strade del centro».
I tre diversi metodi di raccolta rifiuti a Latina
La raccolta differenziata viaggerà su tre binari: «cassonetti intelligenti in centro, ‘porta a porta’ con i mastellini nelle aree periferiche, cassonetti per la raccolta differenziata all’interno dei condomini dove vi sono spazi utili».
Non solo: «Non sarà trascurata la possibilità di razionalizzare le frequenze di raccolta del ‘porta a porta’, così da poter recuperare il personale da dedicare ad altri servizi di igiene urbana, con la conseguente possibilità di ridurre i costi di produzione».
Riduzione delle tariffe (dopo il maxi aumento)
Il nuovo piano economico e finanziario «consentirà una riduzione delle tariffe per complessivi 2,7 milioni di euro. Di questa riduzione beneficeranno tutti i cittadini», ha aggiunto la sindaca.
«Una riduzione del 7-8% dei costi in bolletta dopo l’aumento del 30% deciso dal commissario prefettizio, che ha portato Latina nella top ten delle città italiane con la Tari più alta», fa notare l’opposizione.
“Modello anomalo che creerà situazioni ingovernabili” denuncia l’opposizione
«Si fa una brusca retromarcia rispetto al piano industriale precedente e al porta a porta su tutto il territorio comunale per un modello anomalo, con tre sistemi di raccolta diversi, che creerà situazioni ingovernabili – prosegue l’opposizione –. Affidarsi a diversi sistemi di conferimento continuerà a condannare i contribuenti onesti a pagare il servizio anche per tutti quelli che non lo pagano. E la Tari non scenderà per via dei troppi secchioni sparsi su un territorio non controllato».
E infine: «Il risultato di un pessimo servizio è sotto gli occhi di tutti, con la città sporca e un’azienda in evidente sofferenza. Se il porta a porta funziona male è responsabilità di quest’amministrazione che non ha operato per aumentare i controlli. Da mesi aspettiamo che parta il servizio di guardie ambientali per il contrasto all’abbandono dei rifiuti in città».
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