Lo sostengono i consiglieri comunali di Latina Bene Comune. «Alla luce della tragica morte del bracciante indiano Satnam Singh, la politica, che dovrebbe operare scelte radicali mettendo in campo risorse per la prevenzione e il contrasto al caporalato, abdica a questo ruolo permettendosi di non spendere somme accertate da Pnrr in progetti utili a tal fine».
«La stessa amministrazione che rischia di perdere buona parte dei finanziamenti assegnati nel maggio del 2022 al comune di Latina nell’ambito della Missione 5 del Pnrr» sottolinea il consigliere ed ex sindaco Damiano Coletta.
«Parliamo di un finanziamento di 4 milioni e 363mila euro ottenuto dalla precedente amministrazione – spiega l’ex sindaco di Latina – per il contrasto a tutte le forme di discriminazione, incluso il caporalato. Ci risulta che sia stata utilizzata solo una parte di queste somme, probabilmente meno della metà, e che la restante parte è a rischio definanziamento o si sta ridimensionando a livello governativo».
«Verificheremo queste notizie e l’esatto ammontare delle risorse finora impiegate. Certo – sottolineano i consiglieri Dario Bellini, Damiano e Floriana Coletta e Loretta Isotton – se vero, sarebbe ancora più grave dopo il dramma che si è consumato in questi giorni nelle nostre campagne ed è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto esteso e complesso».
La manifestazione di sabato 22 giugno a Latina contro il caporalato e lo sfruttamento
Sabato quasi duemila persone si sono ritrovate in piazza della Libertà a Latina per manifestare contro il caporalato e lo sfruttamento dei braccianti in agricoltura.
All’evento organizzato da Flai Cgil hanno partecipato anche i segretari nazionali del Pd Elly Schlein e di Avs Nicola Fratoianni, oltre alle associazioni Libera, Anpi e i partiti di centrosinistra, insieme a un migliaio di lavoratori indiani che hanno voluto far sentire la loro presenza.
La Schlein in particolare ha sostenuto che bisogna “Bonificare l’Agro Pontino da caporalato e criminalità organizzata”.
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