Hanno partecipato alla riunione il sindaco di Latina Matilde Celentano, la consigliera comunale Francesca Pagano, referente del progetto, gli assessori Francesca Tesone, Andrea Chiarato e Franco Addonizio con deleghe all’Istruzione, alle Politiche giovanili e all’Ambiente. In rappresentanza della Regione Lazio era presente Marta Letizia, mentre Daniela Renzi ha partecipato in rappresentanza del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Per l’Unicef erano presenti Michela Verga, presidente del comitato provinciale Unicef, e la consigliera delegata al progetto Unicef Valentina Colonna, insieme alla facilitatrice Emilia De Nardis, che ha già svolto lo stesso ruolo negli anni precedenti. Presenti infine i docenti delle scuole di Latina che hanno aderito al progetto del Consiglio delle Bambine e dei Bambini.
Ospite d’eccezione il professor Francesco Tonucci, fondatore del progetto “La città delle bambine e dei bambini” e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il professor Tonucci, presente da remoto, ha illustrato ai presenti i motivi che sono alla base di questo percorso: la volontà di proporre agli amministratori una nuova filosofia di governo delle città assumendo il punto di vista del bambino invece che dell’adulto.
Trasformare Latina in una città a misura di bambino
Il primo incontro programmatico per il Consiglio delle Bambine e dei Bambini si era tenuta il 13 maggio scorso. In quell’occasione il sindaco Matilde Celentano aveva dichiarato:
«Abbiamo mantenuto la promessa data di continuare a dare voce ai bambini della nostra città, avvicinandoli alla partecipazione civica per ascoltare e mettere in pratica le richieste dei più piccoli. La nostra amministrazione, infatti, ritiene che grazie all’ascolto dei più piccoli sarà possibile incrementare la qualità della vita di tutti i cittadini».
La riattivazione del Consiglio delle Bambine e dei Bambini ha l’obiettivo di trasformare Latina in una città a misura di bambino, come ha ribadito anche oggi Matilde Celentano:
«Abbiamo tanti progetti in cantiere e l’occhio dei più piccoli non potrà che arricchire il punto di vista dei grandi. Ci auguriamo che i bambini, che verranno sorteggiati e che parteciperanno attivamente alla discussione sul futuro della nostra città, possano ad esempio contribuire al dibattito sul parco Falcone e Borsellino, gioiello verde che presto sarà di nuovo a disposizione della cittadinanza, o sull’isola pedonale del centro».
«Siamo sicuri che questo percorso sarà per i più piccoli un’esperienza indimenticabile di avvicinamento alla vita istituzionale, che arricchirà anche noi amministratori», ha ancora affermato il sindaco di Latina.
Si parte ad ottobre dopo che verranno sorteggiati i bambini delle scuole aderenti al progetto
Il Consiglio delle Bambine e dei Bambini partirà nel mese di ottobre, non appena le scuole sorteggeranno i fortunati ragazzi delle quarte e quinte elementari che inizieranno questo percorso.
La consigliera Pagano, referente del progetto, ha spiegato che i bambini che parteciperanno verranno sorteggiati e non scelti dalla scuola o dai genitori, per dare a tutti la possibilità di partecipare:
«Come ha egregiamente spiegato il professor Tonucci, non è un caso che i bambini siano sorteggiati e non scelti dalla scuola, dai professori o dai genitori. Vogliamo che tutti possano esprimere i loro più autentici desideri e che possano essere messi nelle condizioni di poterli realizzare. Ci aspettiamo che questa sia un’esperienza a misura di tutti e che non lasci indietro nessuno, perché una città a misura di bambino è una città a misura di tutti».
L’istituzione a Latina del Consiglio delle Bambine e dei Bambini
Il regolamento costitutivo del Consiglio delle Bambine e dei Bambini è stato approvato dal Comune di Latina nel 2019, con la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 30/01/2019, sotto l’amministrazione Coletta.
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L’attuale amministrazione Celentano ha ridato vita al progetto grazie ad un finanziamento regionale di cinquemila euro finalizzato alla partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale.
Il finanziamento era stato richiesto dalla giunta del sindaco Matilde Celentano, su proposta degli assessori Andrea Chiarato e Francesca Tesone, rispettivamente con deleghe alle Politiche Giovanili e Pubblica istruzione. Il contributo regionale ottenuto servirà al funzionamento e alla promozione delle attività del Consiglio delle Bambine e dei Bambini.
Compiti del Consiglio delle Bambine e dei Bambini
L’istituzione del Consiglio delle Bambine e dei Bambini si ispira all’art.12 della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che sancisce il diritto dei bambini e degli adolescenti ad esprimere la propria opinione.
Il Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini è un organo democratico di rappresentanza di tutti i bambini autonomamente istituito dal comune, d’intesa con le istituzioni scolastiche presenti sul territorio. Tale organo propositivo e consultivo si occupa in particolare di:
- promuovere la partecipazione dei bambini alla vita politica e amministrativa locale;
- fornire consulenza agli organi istituzionali sulle questioni che interessano i bambini in ambito locale;
- elaborare progetti;
- seguire l’attuazione dei programmi e degli interventi rivolti ai bambini presenti nel territorio.
In particolare il Consiglio dei bambini può esprimere pareri, formulare proposte, svolgere interrogazioni in merito a:
- pubblica istruzione e servizi scolastici;
- tempo libero, sport e spettacolo;
- sicurezza stradale e circolazione;
- politica ambientale e urbanistica;
- iniziative culturali e sociali;
- solidarietà e assistenza.
Le decisioni prese dal Consiglio delle Bambine e dei Bambini sotto forma di proposte e di pareri saranno verbalizzate dagli operatori e presentate ai competenti organi perché le valutino e ne tengano conto.
La nomina dei bambini Consiglieri avviene attraverso sorteggio in ambito scolastico ad opera del Laboratorio comunale. Riguarda i bambini delle IV e V classi della scuola primaria. Tutti i bambini sono candidati.
I bambini Consiglieri devono essere, di norma, non più di venti, metà bambine e metà bambini, metà di quarta e metà di quinta. L’incarico di ogni bambino Consigliere ha durata biennale. Ogni anno usciranno i bambini che hanno terminato la quinta ed entreranno quelli che iniziano la quarta.