Agricoltori e aziende di Campoverde dovranno recarsi a Roma il 10 ottobre per firmare la cessione dei loro beni ad Astral, la società regionale incaricata di realizzare l’opera.
Si tratta della “immissione in possesso” delle loro proprietà, atto formale dopo il quale i proprietari – 29 tra privati e società del tratto stradale che attraversa Aprilia – potranno essere risarciti.
Le somme riconosciute per gli espropri
La cifra più alta andrà a un 61enne di Campoverde, che riceverà oltre mezzo milione di euro per lasciare la sua casa di 220 metri quadrati – valutata quasi duemila euro al metro quadrato – e due ettari e mezzo di frutteto.
Il fabbricato e annesso magazzino di un 49enne sono stati invece valutati 49 mila euro.
Una società di Latina lascerà il proprio frutteto di quasi due ettari a 65 mila euro.
Il vigneto di 25 mila metri quadrati intestato a una ragazza di 34 anni verrà ceduto a 118 mila euro.
Un ettaro di vigneto di un 79enne di Campoverde è stato valutato 57 mila euro.
Altri due ettari di frutteto di proprietà di un 83enne saranno ceduti ad Astral per 49 mila euro.
Per un kiweto coperto con porzioni di fabbricato intestato a una donna di 76 anni verrà pagato 225 mila euro.
Una società agricola di Pomezia è stata espropriata di un ettaro di terreno coltivato a kiwi giallo. Gli è stata riconosciuta una indennità di 86 mila euro.
Altri frutteti e kiweti, a seconda dell’estensione, hanno avuto una valutazione tra i duemila e i 65 mila euro.
La Bretella Aprilia-Valmontone corre veloce
Lo scorso 17 luglio il commissario straordinario per l’opera Antonio Mallamo ha firmato l’atto che decretava gli espropri. Ha anche quantificato il denaro da riconoscere ai proprietari della tratta di Aprilia.
Il 3 agosto il Governo ha approvato il decreto che proroga fino al 10 dicembre 2026 il termine ultimo per completare gli espropri per pubblica utilità per i terreni su cui passerà il tracciato della Aprilia-Cisterna-Valmontone.
L’Aula della Camera ha ora approvato con 162 si, 85 no e tre astenuti, la questione di fiducia posta dal Governo sul decreto recante disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico.
Dentro il pacchetto ci sono anche i finanziamenti relativi alla bretella di collegamento tra Pontina e A1. Si parla di 393 milioni di euro per i lavori previsti nel periodo 2024-2034
Una strada dalla storia tortuosa
Da decenni si discute della realizzazione della Aprilia-Cisterna-Valmontone, meglio conosciuta come “Bretella”.
Il suo destino è stato sempre legato a quello di un’altra importante infrastrutturale strettamente collegata: l’autostrada Roma-Latina.
La Bretella dovrebbe creare un collegamento rapido tra la strada statale 148 Pontina e l’autostrada A1, all’altezza del casello di Valmontone, offrendo un passaggio strategico per l’industria dell’Agro Pontino.
Tale collegamento permetterebbe di bypassare il traffico congestionato del Grande Raccordo Anulare, rendendo più agevole e veloce il trasporto delle merci verso il nord Italia.
Il risultato? Un risparmio di tempo e di costi per il settore industriale.
Tuttavia, il progetto non è mai riuscito a concretizzarsi a causa di numerose opposizioni e ostacoli, sia giudiziari che politici.
Alcuni comitati locali, contrari all’opera, hanno tentato diverse volte la strada legale per bloccare la sua realizzazione. Ma la vera battuta d’arresto è arrivata dalla politica.
Negli anni, con l’alternarsi dei governi nazionali e regionali, la Cisterna-Valmontone è stata approvata e cancellata più volte, in un ciclo che ha visto la realizzazione dei cantieri rimandata all’infinito.
Nel frattempo, milioni di euro sono stati spesi in progetti, spesso modificati o cestinati, senza che un solo metro di strada sia stato costruito.
Così, la Bretella è rimasta per anji un’opera incompiuta, simbolo di anni di immobilismo politico e spreco di risorse, mentre il territorio continuava ad aspettare un’infrastruttura che potrebbe rappresentare una svolta per l’economia locale.
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