È il centrodestra, al governo nelle due città, a fare pressione sui rispettivi referenti di partito a livello nazionale. L’obiettivo è arrivare all’istituzione di un presidio della Polizia di Stato.
Questo si aggiungerebbe alle stazioni dei carabinieri, oggettivamente poche rispetto a una popolazione che ha superato i centomila abitanti, che inoltre quadruplicano in estate.
Eppure, nel 2021, l’allora Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese aveva lasciato intendere che un Commissariato di Polizia ad Ardea non serviva in risposta a una interrogazione di tre deputati del Movimento cinque stelle, che chiedevano appunto maggiore presenza di forze dell’ordine ad Ardea.
Reati in calo, non serve un Commissariato ad Ardea
C’è una evidente disparità tra il bisogno di sicurezza manifestato dai cittadini e i dati sulla criminalità. Segno che le lamentele della gente sui presunti furti subiti si fermano ai social, senza tramutarsi in denunce alle forze dell’ordine.
Così, stando ai dati in possesso del ministero, ad Ardea paradossalmente risultano in diminuzione del 17% le rapine e furti sono in calo del 3,3%. Percentuali simili si registrano anche sul territorio ad Anzio e Nettuno.
Eppure, secondo i firmatari dell’interrogazione:
«i residenti e gli abitanti di Ardea sono sempre più preoccupati e stanchi della situazione di diffusa illegalità, che impone l’adozione, anche in tempi molto rapidi, di provvedimenti radicali ed incisivi».
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Il Ministro: area problematica, ma…
Che non sia un territorio facile lo sa anche l’allora ministro Lamorgese, che scrive nella sua relazione:
«Ardea è stata colpita, negli ultimi anni da una serie di episodi delittuosi, riconducibili, tra l’altro, all’operato di associazioni di stampo mafioso, da anni radicate in quell’area.
Da diversi anni, nei comuni di Anzio, Nettuno ed Ardea è stata accertata la presenza di numerosi appartenenti e affiliati alle famiglie di primo piano di organizzazioni criminali, quali ‘ndrangheta e camorra».
Tuttavia, «nella prospettiva di lotta alla criminalità organizzata e di prevenzione della recrudescenza del microcrimine sono stati anche intensificati i servizi di vigilanza e controllo».
La demolizione delle Salzare
Un esempio è dato dalla demolizione del serpentone in zona Salzare, «teatro di attività illegali». Il ministro ricorda che «in vista della stagione estiva, il dispositivo di vigilanza è stato intensificato su tutta l’area del litorale».
Per costituire un Commissariato di Polizia, comunque, c’è bisogno di «un esame della situazione nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza nonché, a livello centrale, un’approfondita analisi sui contesti territoriali».
Fattori che, stando ai dati del Viminale, escluderebbero la necessità di un commissariato.